domenica 9 giugno 2019

La carota spinosa (Echinophora spinosa)




Sui litorali marini, in particolare quelli in cui si formano dune sabbiose, vive una pianta  cespugliosa capace di formare cuscinetti compatti di foglie carnose con lobi spinosi, esibendo un aspetto abbastanza simile, nell'insieme, a quello di un'altra Ombrellifera aromatica rivierasca molto diffusa: il Crithmum maritimum munito di foglie a segmenti lineari ma non spinosi.

Si tratta dell'Echinophora spinosa il cui nome prende atto delle sue numerose armi di difesa perché i due termini greci  significano letteralmente "porta un porcospino".

Il Genere è formato da sei specie, due delle quali nascono in Italia.

Si accompagna sovente all'Eryngium maritimum, altro splendido inquilino delle rive marine, anch'esso in costante rarefazione.

Le stazioni dell'Echinophora in Liguria sono oggi molto sporadiche e discontinue per la cementizzazione delle coste. Solo poco più di un secolo fa era invece definita molto comune nella sua paziente opera di colonizzazione e di rassodamento delle zone sabbiose  poco distanti dalla riva.

Vi formava "monotoni cuscinetti rigidi e carnosi color verde opaco e ombrelle appiattite di fiori bianchi o rosati", secondo i manuali del passato.

Bicknell parla  di una sua massiccia presenza nella parte di litorale compresa fra Ventimiglia (IM) e Bordighera (IM), oggi occupata dalle scogliere poste a protezione della ferrovia.


[Echinophora spinosa L. (VI- IX. Nasce nelle dune marittime). Ha un rizoma  allungato con squame grigiastre apicali, aspetto cespuglioso emisferico, con fusto eretto, molto ramificato ed alto sino a 50cm. Le foglie hanno la rachide ricurva e sono due volte pennatosette, con lacinie robuste dall'apice indurito e spinoso. Le ombrelle portano max. 10 raggi ingrossati nella porzione superiore, con un fiore centrale ermafrodita e quelli circostanti solo maschili, tutti a petali bianchi o arrossati; l'involucro  consiste in max. sei brattee spinose. Il frutto ovoidale ha stili eretti.]

di Alfredo Moreschi