giovedì 3 ottobre 2024

Il monumento all'equipaggio del Liberator caduto a Berghe

Foto: Bruno Calatroni

Foto: Bruno Calatroni

Foto: Bruno Calatroni

Il 14 settembre 1991 è stato inaugurato un monumento sull'altopiano di La Ceva (Fontan), a 1.720 m di altitudine, che commemora lo "schianto" del Liberator "Dallas Lady", avvenuto il 12 settembre 1944 a quattrocento metri di altezza e costato la vita a 11 aviatori americani. Questo aereo partì da Algeri e stava andando a paracadutare armi e munizioni (18 contenitori e 6 grandi "pacchi" da un metro cubo) ai partigiani italiani nella regione di Torino quando, in seguito ad un errore di navigazione nella notte piovosa, colpì la montagna: gli abitanti delle frazioni di Berghe sentirono esplosioni per più di quarantotto ore. Undici stele di cemento commemorano gli aviatori e il monumento centrale, scritto sia in francese che in inglese, include la storia del volo e i nomi delle vittime. Lo scultore Sacha Sosno ha progettato l'insieme monumentale, incorporando i resti dell'aereo. In accordo con il Parco Nazionale del Mercantour, la città di Fontan ha deciso di offrire il territorio occupato dal complesso museale agli Stati Uniti.
Redazione, Monumento al Liberator (di Sacha Sosno, artista scultore), Menton Riviera Merveilles, 24 agosto 2024

Foto: Bruno Calatroni

Foto: Bruno Calatroni

In Alta Val Roia, sull'altopiano della Ceva, che si affaccia sul Vallone del Cairos, sopra Maurion è stato realizzato un monumento al sacrificio degli "Aviatori Liberatori", che hanno subito tragici eventi nel corso del Secondo Conflitto Mondiale.
I relitti di un grave incidente aereo, sparsi tutto attorno, sono stati raccolti a ridosso degli undici cippi marmorei, posti a memoria delle provenienze di quegli sfortunati aviatori, a ricordo dei "Liberatori" di tutti i tempi.
Nella notte del 12 settembre 1944 un bombardiere americano del tipo “B-24 Liberator”, denominato “Dallas Lady”, con i suoi undici componenti d’equipaggio, andò a schiantarsi sull’altopiano della Ceva, alle pendici del Cornu d’u Buc.
Decollato da Algeri, il gigantesco bombardiere avrebbe seguito una rotta a vista verso il settore bellico attorno ad Alessandria, con l’incarico di paracadutare, a vantaggio dei partigiani, aiuti e materiale bellico. Ha doppiato a Ponente: Sardegna e Corsica, infilando la Valle di Latte per seguire l’orografia del Roia, fino al Colle di Tenda, allo scopo di dirigersi, da lì verso la Pianura Padana.
Il suo viaggio è terminato tragicamente, certamente a causa della nebbia, proprio sulle pendici del Cornu d'u Buc, altura di 2414 metri, sita tra il Vallone di Cairos e quello della Miniera, presso la Valle delle Meraviglie.
Redazione, I cippi dei liberatori, Cumpagnia di ventemigliusi, 18 agosto 2011