martedì 29 ottobre 2019

Il Distaccamento "Igino Rainis" continuò nell'opera di recupero delle armi

Andora (SV) - Fonte: Wikipedia

Il 6 febbraio 1945 una squadra, al comando di 'Russo' Tarquinio Garattini, del Distaccamento "Angiolino Viani" della I^ Brigata "Silvano Belgrano" della Divisione "Silvio Bonfante", attaccò alcuni militari della Divisione fascista San Marco, che erano partiti da Albisola per procurarsi dell'olio, e ne uccise 2. Da una relazione garibaldina sull'accaduto si apprende che "il combattimento avviene nei pressi di Molino Nuovo, nei pressi di Andora. Viene catturato il seguente bottino: 2 fucili ta-pum, 1 pistola, 1 cavallo, 1 domatrice e 90 chilogrammi d'olio".

In nottata il Distaccamento “Francesco Agnese” [della I^ Brigata della VI^ Divisione] si disloca nella suddetta valle. 

Testico (SV) - Fonte: Wikipedia
L'8 febbraio il nemico rastrella ancora l'alta zona di Testico (SV), ma non incontra forze partigiane; prima di ritirarsi si impatronisce di bestiame della popolazione locale. 

Nell'alta Val Tanaro vengono aumentati i presidi tedeschi e rinforzati quelli esistenti, perchè ad Ormea (CN) si insedia un Comando di Corpo d'Armata alle dipendenze del generale tedesco Lieb. 

Il 9 una squadra del Distaccamento “Giuseppe Catter” [della I^ Brigata della Divisione "Silvio Bonfante"], in missione nella zona di Cerisola, sorprende una pattuglia nemica, la quale lascia sul terreno tre uomini. La squadra rientra incolume alla base.

Il paese di Aquila d'Arroscia (IM) viene investito nuovamente da militi della Brigata Nera “Francesco Briatore” di stanza a Borgo di Ranzo, che altresì rubano bestiame di piccola taglia. 

Il giorno successivo una pattuglia della I^ Brigata, accompagnata dal comandante della Divisione, Giorgio Olivero ["Giorgio"], scende in Diano Marina (IM) per una ricognizione. 

Sono esaminati i campi minati stesi dal nemico, tra i quali se ne rileva uno falso.

Inoltre è studiato il luogo dove interrompere la ferrovia con una mina.

Il 10 febbraio iniziarono a concentrarsi nella zona Pontedassio-Chiusavecchia truppe nemiche, principalmente uomini appartenenti alle Brigate Nere: una parte di questi partecipò ad un rastrellamento di quattro giorni dopo.
Nello stesso giorno in località Fontanelle nella valle di Cervo 3 tedeschi rimasero uccisi transitando su un campo minato.

Aurigo (IM) - Fonte: Wikipedia
Durante le prime ore dell'11 febbraio 1945 una colonna di soldati tedeschi operò un rastellamento nella zona di Aurigo nella Valle del Maro, parte orientale della provincia di Imperia.
Il nemico riuscì ad accerchiare il Distaccamento "Giuseppe Maccanò" della III^ Brigata "Ettore Bacigalupo" della Divisione "Silvio Bonfante", il quale si sottrasse all'attacco ma riportando un morto ed un ferito grave.
I nazisti subirono "dure perdite di cui non è possibile accertare l'entità".


L'11 febbraio un membro delle SAP di Diano Marina, Vladimiro Marengo (Casi), impiegato presso la ditta Paladino che effettuava lavori per i tedeschi, venne ucciso durante un incontro di calcio tra operai dell'azienda di cui sopra ed una rappresentativa di soldati tedeschi.
"Casi", che ricopriva il ruolo di portiere, fu assalito da un poliziotto fascista, che irruppe nel campo e lo uccise con un colpo di rivoltella.



Il 12 febbraio un altro Distaccamento della Divisione "Silvio Bonfante", il Distaccamento "Igino Rainis" della II^ Brigata "Nino Berio", continuò nell'opera di recupero delle armi nascoste durante l'inverno a Fontane, Frazione di Frabosa Soprana in provincia di Cuneo.
Rientrò in possesso, pertanto, di 1 mitragliatore pesante Breda 1937, privo di otturatore, con 1600 colpi, 2 Breda leggeri 1930 con 500 colpi, 1 machine-pistole, 1 fucile mitragliatore Brent, 4 moschetti americani e 2 fucili tedeschi.

La sera del 12 febbraio, inoltre, un altro contingente di soldati tedeschi abbandonò la provincia dirigendosi in Piemonte.

Borgo di Ranzo, centro principale di Ranzo (IM) - Fonte: Wikipedia
Si trattava degli uomini del presidio di Borgo di Ranzo, che era l'unico rimasto in Valle Arroscia dopo i rastrellamenti di fine gennaio 1945.
 
Ortovero (SV) - Fonte: Wikipedia
Con la partenza di questi militari la zona Ortovero (SV)-Vessalico (IM) risultava sgombera, tanto che 'Pantera' [Luigi Massabò, vice comandante della Divisione "Silvio Bonfante"] potè scrivere: "la situazione nemica nella zona della Divisione è molto precaria. I tedeschi si schierano lungo le vie di comunicazione principali allo scopo di proteggere il transito delle colonne ripieganti".

Pieve di Teco (IM): uno scorcio della statale 28 - Fonte: Wikipedia
Infatti, i nazisti rinforzarono i presidi di Pieve di Teco (IM) e di Garessio (CN), paesi posti rispettivamente a sud e a nord del Colle di Nava lungo la statale n° 28.

Il 12 febbraio 1945 Franco Bianchi (Stalin), comandante del Distaccamento “Giovanni Garbagnati”, comunica al comando [comandante Mancen, Massimo Gismondi] della I^ Brigata "Silvano Belgrano" della Divisione "Silvio Bonfante" che era stato colpito un treno: una locomotiva, con alcuni vagoni, era caduta nella scarpata e finita sulla strada che costeggia i binari in località Giaiette  [nei pressi di Diano Marina (IM)].

Rocco Fava di Sanremo (IM), La Resistenza nell'Imperiese. Un saggio di regestazione della documentazione inedita dell'Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea di Imperia (1 gennaio - 30 Aprile 1945) - Tomo I - Tesi di Laurea, Università degli Studi di Trieste, Facoltà di Scienze della Formazione, Corso di Laurea in Pedagogia - Anno Accademico 1998 - 1999