sabato 28 dicembre 2019

Un pittore americano a Bordighera

Villa Garnier a Bordighera (IM)
John Hemming Fry era un pittore, critico d'arte, mecenate, insegnante, benefattore e... molto ricco.
Tra un viaggio e l'altro, conobbe Bordighera verso la fine dell'800. Proveniente dagli Stati Uniti, dove nello stato dell'Indiana era venuto al mondo nel 1861. 
Viaggiò per l'intero globo, visitando molte nazioni e soggiornando in varie località, tra le quali la nostra città delle palme. 
Qui alloggiò saltuariamente in un paio di alberghi, poi a seguito del decesso di Charles Garnier, avvenuto nel 1898, prese in locazione dalla vedova del celebre architetto, la signora Marie Louise, la "Villa Studio"utilizzata dal defunto proprietario appunto come studio professionale. 
Nel 1913, Fry chiese alla proprietaria l'autorizzazione per effettuare delle modifiche all'interno dell'immobile, per rendere più funzionale il suo atelier d'artista.

Sposato con Giorgianna Timken, americana, nata a St. Louis nel 1864. I due si conobbero a Parigi, dove lei frequentava un corso di pittura e Fry era il suo insegnante. Dopo un breve fidanzamento, si sposarono il 29 luglio del 1891. 
Nel 1911 adottarono negli USA una bambina di circa un anno, Fredericka, la quale, nel corso della sua breve vita, si sposò con un italo-americano, Eligio del Guercio, ebbe un figlio e concluse la sua vita nel 1946, lo stesso anno dellla morte del suo padre adottivo. 
Ritornando a Fry, a causa delle sue innumerevoli attività viaggia in ogni luogo e purtroppo in un soggiorno in Cina, a Pechino, la moglie Georgianna muore, uccisa dalla peste. 

Un dipinto di John Hemming Fry
Intanto a Bordighera, dopo la morte della vedova Garnier, avvenuta nel 1919, viene aperto il testamento della stessa, nel quale risulta che la bianca villa va in eredità, per volontà del figlio Christian, deceduto anche lui nel 1898, alla Sociètè di Geographie di Parigi, con tutti gli arredi e l'immenso giardino. Inoltre alla stessa società va un vitalizio di 6.000 franchi l'anno per mantenere in ordine la proprietà, con il solo impegno di NON vendere la villa. 

Presto fatto, il 23 marzo del 1929 viene concluso l'atto d'acquisto della celebre villa da parte di John Hemming Fry.

Fry negli anni successivi apporta delle modifiche all'immobile acquistato, come la chiusura del loggiato d'ingresso, una modifica della parte terminale della torre e l'aggiunta di un locale alla cucina. 

Quando soggiornava nella villa edificata da Garnier, si dice che il transatlantico Rex, navigando davanti alla costa bordigotta, lanciasse, per ordine del comandante della nave, 4/5 fischi con le sirene di bordo, il famoso inchino, e di conseguenza Fry issava sulla torretta dell'immobile la bandiera a stelle e strisce. 
C'è chi afferma che il ricco americano fosse un uomo molto importante nella società della nave, tanto che gran parte delle assicurazioni stipulate dal gruppo che comandava la nave, partissero con il consenso della casa-madre, dall'agenzia Berry di Bordighera. 
Un'altra versione invece sostiene che Fry fosse "soltanto" proprietario di una suite sul famoso Rex. 

A destra John Hemming Fry (1938)
Il 28 aprile del 1935, a proprie spese, Fry, inaugura, con tutte le autorità cittadine, nella nascente pineta di Bordighera, un grande monumento in memoria di Charles Garnier. Progettazione dell'architetto Rodolfo Winter, per il basamento lo scultore Pasquali, ed il busto creato dall'artista francese Jean Baptiste Carpeaux.

John Hemming Fry muore nel Connecticut il 24 febbraio del 1946, e nel suo testamento chiede che le sue ceneri vengano disperse nel tratto di mare davanti alla sua villa di Bordighera
Nel 1949 il sindaco di allora, il prof. Raul Zaccari, a bordo della barca "Regina Pacis", la stessa barca utilizzata nel 1947 per il ritorno delle spoglie di Sant'Ampelio, di proprietà di Mario Biancheri e fratelli, con Cesarin De Benedetti, si recano nel mare sottostante la bianca villa e la massima autorità di Bordighera esaudisce l'ultimo desiderio dell'importante uomo americano.