Pigna (IM) |
Mia nonna Petronilla Ferrero, classe 1886, mi raccontava: “Ricordo che la Chiesa era piena, era la sera della Messa del Natale del 1901, tutti erano in attesa della luce, erano giorni che se ne parlava in paese, mia madre mi diceva che era una di quelle diavolerie dei tempi di oggi, ma noi giovani, avevo 15 anni, eravamo affascinati dall’idea di vedere la nostra Chiesa illuminata. La via di accesso era illuminata alla belle e meglio, cuori di larice (tea) ardevano e segnavano il tragitto tutt’intorno alla Chiesa e la maggioranza della gente si spostava con la lanterna ad olio. Quando avvenne l’accensione vi fu una ovazione unica, profonda, non ci si poteva credere, altro che diavoleria, era la nostra Chiesa che avvolta nel buio si rivelava alla luce elettrica più bella che mai”.
Pigna si dota della luce elettrica molto presto: Marcello Grillo (Marcé) aveva sposato la figlia del prefetto di Cuneo, che aveva portato in dote 300.000 lire. Marcello investì quei soldi nella costruzione della prima centrale elettrica di Pigna: una delle prime in Liguria. Siamo nel 1901.
La centrale era adiacente al torrente, in corrispondenza della casa di Minico U Cioca al bivio di Gouta. Nel 1925, a causa di un ingrossamento del Nervia e di una frana, che aveva portato via il canale d'acqua che alimentava la turbina, la centrale venne spostata più a monte, dove si trovava già la segheria ed un frantoio di Giacomo Manesero.
In un primo tempo Marcello aveva previsto di fornire energia elettrica, oltre che a Pigna, anche a Isolabona ed a Apricale. Tuttavia, nel 1927, Marcello, che aveva due figli impiegati in altre attività e che non avevano intenzione di rilevare la Centrale, la vende per 60.000 lire a Giacomo Manesero. Il frantoio ed i suoi macchinari vengono trasferiti a Lago Pigo, nel frantoio dei Manesero (Antonio). [dalla testimonianza di Giulio Manesero del 2002]
In un primo tempo Marcello aveva previsto di fornire energia elettrica, oltre che a Pigna, anche a Isolabona ed a Apricale. Tuttavia, nel 1927, Marcello, che aveva due figli impiegati in altre attività e che non avevano intenzione di rilevare la Centrale, la vende per 60.000 lire a Giacomo Manesero. Il frantoio ed i suoi macchinari vengono trasferiti a Lago Pigo, nel frantoio dei Manesero (Antonio). [dalla testimonianza di Giulio Manesero del 2002]
Nel 1901, mese di ottobre, Festa di S. Tiberio, la prima comparsa in casa del Sig. Marcello Grillo in Corso de Sonnaz della luce elettrica. Dicembre 1901: festa solenne di Natale. Alla messa di mezzanotte al Gloria compare per la prima volta la luce elettrica in chiesa e nei principali posti del paese. 1902, gennaio: collaudo con l’intervento del Sottoprefetto di Piero Gagliardi, con altri personaggi del Consiglio di questo Comune in casa di Antonio Toesca.
[dal diario di Lodovico Rebaudo, mio nonno]
[dal diario di Lodovico Rebaudo, mio nonno]
A Buggio [Frazione di Pigna (IM)] la centrale elettrica venne installata nel 1928. Un pilone è ancora visibile. Un farmacista, Giovanni Pastor, il finanziatore di questa centrale.
di Roberto Trutalli, Sindaco di Pigna (IM)
di Roberto Trutalli, Sindaco di Pigna (IM)