Nuotando verso il largo, lentamente e con calma dosando le forze, mi faccio avvolgere da questo mare oggi calmo e limpido la cui sabbia si intravede ondulata dall'onda sul fondo a oltre dieci metri di profondità.
Passata la galleria del Tenda appariva la Val Roja che portava al mare.
Passata la galleria del Tenda appariva la Val Roja che portava al mare.
Era Liguria e nella mia mente, nonostante la distanza di decine di chilometri, improvvisamente la valle si apriva, sparivano alberi e rocce, vedevo Bordighera (IM), casa mia, la mia famiglia e il mare azzurro che mi aspettava come sempre.
Mare, ti ho sfidato tuffandomi nell'incavo dei tuoi marosi mentre ti infrangevi a riva.
Ho amato i tuoi fondali che conoscevo centimetro per centimetro dal San Marco a Sant'Ampelio. Gli anfratti dei tuoi scogli, cercando invano di prendere con la fiocina prede che regolarmente mi sfuggivano.
Tu custode della mia storia, io spettatore passivo e vile del tuo degrado.
Non mi hai mai tradito e mi hai fatto sognare guardando per ore il tuo orizzonte.
Non mi hai mai tradito e mi hai fatto sognare guardando per ore il tuo orizzonte.
Oggi che sono tornato a te in questi giorni ..., qui al largo mi abbandono immobile cullato e sostenuto dalle tue onde e grazie a te ritrovo la pace con me stesso e con il mondo.
Non ti crucciare, se adesso allungo il braccio a cercare la mano di Emilia che nuota accanto a me, e trovandola intreccio le sue dita stringendole.
Lo sai che questi due amori correranno paralleli per sempre.
di Giuliano Desanti