Sono le 9 e mezza, le nove e mezza di sera, e Pietro Mascagni è seduto a tavola; una tavola rotonda sistemata in una angolo del ristorante del Casinò Municipale di Sanremo. Insieme con lui, la moglie, Lina, il poeta Targioni Tozzetti, il giornalista Luigi Chiarelli e pochissimi altri amici. (foto n.1)
A chi gli chiede se a quell'ora stia consumando il pranzo o la cena il maestro risponde a voce alta e senza curarsi troppo della diplomazia: "Questa è la mia prima colazione. Ho lavorato tutto il pomeriggio e mangio per la prima volta. Per il pranzo se ne parla alle due dopo la mezzanotte".
Nella camera d'albergo come sua abitudine si era fatto portare un pianoforte e da mezzogiorno alle sette aveva lavorato. Dalla sua finestra entrava il profumo dei fiori ubriachi di sole, del sole d'aprile, portato su dall'immenso respiro del mare.
Con se aveva in tasca un mazzo di carte napoletane , quelle con le quali amava giocare a scopone scientifico, gioco per il quale provava una passione straordinaria.
[...] Siamo nel mese di aprile del 1933, l'anno XI dell'era fascista, quella creata dal fascismo, adottando come data di inizio quella del giorno successivo alla marcia su Roma.
Il 16 gennaio 1935 verrà finalmente rappresentata alla Scala di Milano 'Nerone', l'ultima sua opera, col libretto di Targioni-Tozzetti, composta in parte nella città dei fiori.
Il livornese Pietro Mascagni, musicista di successo, direttore d'orchestra e compositore di musiche per il cinema, personaggio di grande notorietà internazionale, amava Sanremo ed il suo Casinò.
A chi gli chiede se a quell'ora stia consumando il pranzo o la cena il maestro risponde a voce alta e senza curarsi troppo della diplomazia: "Questa è la mia prima colazione. Ho lavorato tutto il pomeriggio e mangio per la prima volta. Per il pranzo se ne parla alle due dopo la mezzanotte".
Nella camera d'albergo come sua abitudine si era fatto portare un pianoforte e da mezzogiorno alle sette aveva lavorato. Dalla sua finestra entrava il profumo dei fiori ubriachi di sole, del sole d'aprile, portato su dall'immenso respiro del mare.
Con se aveva in tasca un mazzo di carte napoletane , quelle con le quali amava giocare a scopone scientifico, gioco per il quale provava una passione straordinaria.
[...] Siamo nel mese di aprile del 1933, l'anno XI dell'era fascista, quella creata dal fascismo, adottando come data di inizio quella del giorno successivo alla marcia su Roma.
Il 16 gennaio 1935 verrà finalmente rappresentata alla Scala di Milano 'Nerone', l'ultima sua opera, col libretto di Targioni-Tozzetti, composta in parte nella città dei fiori.
Il livornese Pietro Mascagni, musicista di successo, direttore d'orchestra e compositore di musiche per il cinema, personaggio di grande notorietà internazionale, amava Sanremo ed il suo Casinò.
Nel dicembre del 1936, anno XV dell'era fascista, il Casinò Municipale, su suo suggerimento, ha promosso il primo torneo nazionale di Scopone scientifico, di cui nella foto numero 5 potete ammirare il manifesto e nella n. 6 tutti i premiati.
[...] Il primo torneo ebbe un grande successo. Mascagni partecipò sia come giocatore che come ospite d'onore alla manifestazione.
Il Casinò Municipale per l'occasione pubblicò una riedizione memorabile e di grande successo del manuale Le de jocare e pavare o scopone lo mediatore e tressette dello sio Chitarrella. Chi è Chitarella? Non si sa bene, forse un prete napoletano, forse un monaco domenicano, cui è attribuita la pubblicazione nel 1750 di un trattato con le regole dello Scopone, che rappresenta ancora oggi il riferimento normativo più valido e autorevole per lo Scopone. Ma sulla reale esistenza del Chitarella e della sua pubblicazione mancano tuttora prove certe, e avanza il sospetto che la riedizione fatta dal Casinò in occasione del torneo potrebbe in realtà essere stata la prima edizione del manuale.
Aggiunge Rinaldo Boscetto, sempre sulle colonne dell'Eco della Riviera: un giuoco ritenuto degno soltanto di frequentatori di bettole è stato invece portato sui tavoli eleganti del massimo locale cittadino, col plauso di tutta la stampa italiana e sta facendo vivere giornate di intensa emozione a quanti sono accorsi richiamati dalla vastissima eco del torneo".
Ai più giovani lo scopone scientifico non provocherà particolari ricordi: è il titolo di un film del 1972 diretto da Luigi Comencini con Alberto Sordi, Silvana Mangano e due mostri sacri del cinema americano: Joseph Cotten e Bette Davis. Evoca anche l'indimenticabile immagine del Presidente Pertini che nel 1982 lo gioca sull'aereo con i vincitori del titolo di campioni del mondo di calcio o le leggendarie partite di Faber con Guccini.
Nel 1938, aderendo alle numerose richieste che arrivavano da ogni parte d'Italia, il Casinò Municipale decise di promuovere la seconda edizione del torneo. Mascagni nonostante i numerosi impegni internazionali trovò il tempo per partecipare sia all'inaugurazione del torneo sia per tornare per la serata finale e della premiazione. Al suo arrivo in stazione per l'apertura del torneo, trova ad accoglierlo una cinquantina di signore e signorine, che gli offrono mazzi di fiori, insieme a molti giocatori ed alle autorità cittadine, che lo accompagnano in corteo festoso fino all'hotel Miramare.
[...] Il primo torneo ebbe un grande successo. Mascagni partecipò sia come giocatore che come ospite d'onore alla manifestazione.
Il Casinò Municipale per l'occasione pubblicò una riedizione memorabile e di grande successo del manuale Le de jocare e pavare o scopone lo mediatore e tressette dello sio Chitarrella. Chi è Chitarella? Non si sa bene, forse un prete napoletano, forse un monaco domenicano, cui è attribuita la pubblicazione nel 1750 di un trattato con le regole dello Scopone, che rappresenta ancora oggi il riferimento normativo più valido e autorevole per lo Scopone. Ma sulla reale esistenza del Chitarella e della sua pubblicazione mancano tuttora prove certe, e avanza il sospetto che la riedizione fatta dal Casinò in occasione del torneo potrebbe in realtà essere stata la prima edizione del manuale.
Aggiunge Rinaldo Boscetto, sempre sulle colonne dell'Eco della Riviera: un giuoco ritenuto degno soltanto di frequentatori di bettole è stato invece portato sui tavoli eleganti del massimo locale cittadino, col plauso di tutta la stampa italiana e sta facendo vivere giornate di intensa emozione a quanti sono accorsi richiamati dalla vastissima eco del torneo".
Ai più giovani lo scopone scientifico non provocherà particolari ricordi: è il titolo di un film del 1972 diretto da Luigi Comencini con Alberto Sordi, Silvana Mangano e due mostri sacri del cinema americano: Joseph Cotten e Bette Davis. Evoca anche l'indimenticabile immagine del Presidente Pertini che nel 1982 lo gioca sull'aereo con i vincitori del titolo di campioni del mondo di calcio o le leggendarie partite di Faber con Guccini.
Nel 1938, aderendo alle numerose richieste che arrivavano da ogni parte d'Italia, il Casinò Municipale decise di promuovere la seconda edizione del torneo. Mascagni nonostante i numerosi impegni internazionali trovò il tempo per partecipare sia all'inaugurazione del torneo sia per tornare per la serata finale e della premiazione. Al suo arrivo in stazione per l'apertura del torneo, trova ad accoglierlo una cinquantina di signore e signorine, che gli offrono mazzi di fiori, insieme a molti giocatori ed alle autorità cittadine, che lo accompagnano in corteo festoso fino all'hotel Miramare.
La seconda edizione del torneo, che può contare su un monte premi pazzesco, di 300.000 lire, tre volte maggiore di quello già importante della prima edizione fissato in sole 100.000 lire, ottiene un grande successo di pubblico e partecipanti. Nella foto n.11 potete vedere Pietro Mascagni il giorno dell'inaugurazione e nella n. 12 la cartolina stampata per l'occasione dal Casinò.
I numeri riportati dalle cronache sono chiari: 710 partecipanti iscritti, 3026 partite giocate, oltre 2000 mazzi di carte impiegati, 54.548 punti totalizzati.
Al termine del torneo, durante la premiazione, Mascagni tiene un breve discorso interrotto più volte da applausi vivissimi e coronato al termine da una ovazione affettuosa come scrive ancora Rinaldo Boschetto sulle pagine dell'Eco del dicembre 1938, sottolineando come il fanatismo degli scoponisti (gli amanti dello scopone) sia pari o maggiore di quello dei tifosi del calcio, che desiderano sempre parlarne e sentirne parlare il più possibile. I giornali e le riviste locali e nazionali, infatti, avevano inviato numerosi giornalisti a seguire tutte le fasi dei tornei di scopone, e pubblicato con grande risalto i resoconti delle partite, i punteggi e le classifiche.
I numeri riportati dalle cronache sono chiari: 710 partecipanti iscritti, 3026 partite giocate, oltre 2000 mazzi di carte impiegati, 54.548 punti totalizzati.
Al termine del torneo, durante la premiazione, Mascagni tiene un breve discorso interrotto più volte da applausi vivissimi e coronato al termine da una ovazione affettuosa come scrive ancora Rinaldo Boschetto sulle pagine dell'Eco del dicembre 1938, sottolineando come il fanatismo degli scoponisti (gli amanti dello scopone) sia pari o maggiore di quello dei tifosi del calcio, che desiderano sempre parlarne e sentirne parlare il più possibile. I giornali e le riviste locali e nazionali, infatti, avevano inviato numerosi giornalisti a seguire tutte le fasi dei tornei di scopone, e pubblicato con grande risalto i resoconti delle partite, i punteggi e le classifiche.
Nelle foto dalla numero 13 alla fine potete vedere le immagini delle premiazioni.
La rilettura di questi articoli rappresenta ancora oggi una grande emozione, che ho provato grazie ad Alfredo, guardando le sue meravigliose fotografie e leggendo alcuni articoli dei giornali dell'epoca, che ha conservato gelosamente nel suo prezioso archivio.
Le stesse emozioni saranno sicuramente trasmesse dal dedicato a questo bellissimo gioco cui sta lavorando da tempo il dott. Sergio A. Bonanni insieme ad altri appassionati studiosi della materia. [...]
Claudio Porchia, Casinò: Mascagni premia i vincitori del torneo di scopone, Sanremo.news, 5 settembre 2009
La rilettura di questi articoli rappresenta ancora oggi una grande emozione, che ho provato grazie ad Alfredo, guardando le sue meravigliose fotografie e leggendo alcuni articoli dei giornali dell'epoca, che ha conservato gelosamente nel suo prezioso archivio.
Le stesse emozioni saranno sicuramente trasmesse dal dedicato a questo bellissimo gioco cui sta lavorando da tempo il dott. Sergio A. Bonanni insieme ad altri appassionati studiosi della materia. [...]
Claudio Porchia, Casinò: Mascagni premia i vincitori del torneo di scopone, Sanremo.news, 5 settembre 2009
Alla fine dello stesso 1936 si verifica un avvenimento importante per la storia dello scopone: a Sanremo si svolge il Primo Torneo Nazionale. Dell’occasione ci resta un’opuscolo: Casino Municipale, Società Anonima Iniziative Turistiche, 1-12 Dicembre XV 1° Torneo Nazionale dello Scopone San Remo 100.000 lire di premi - Regolamento, 20 p. In quarta di copertina si legge: Ind. Graf. N.Moneta, Via Marco Aurelio 6 Milano, mentre nell’ultima pagina del testo: Tip. S.A. Giacomo Gandolfi, Via Roma, 18 San Remo - 1936 XIV. Il Regolamento contiene le regole di gioco, l’elenco dei vari tipi di torneo ed i rispettivi premi. (16)
16. A noi interessa che: “A tutti i partecipanti sarà consegnata come ricordo del Torneo l’edizione speciale delle: Revole de jocare e pavare o scopone lo mediatore e tressette dello sio Chitarrella.” Si tratta probabilmente di un’opera stampata per la prima volta nel 1932 e ristampata poi nel 1960. La sua importanza è che fra le numerose riedizioni delle regole di Chitarrella sarebbe la prima a contenere quelle sullo scopone, generando facili sospetti su una compilazione maccheronica di apparenza antica ma in effetti approntata solo negli anni Trenta di questo secolo.
Franco Pratesi, Scopone italianissimo
Nel dicembre 1936 si tiene a Sanremo il primo torneo di Scopone con 100.000 (centomila !) lire di premi !
In tale periodo, sfruttando l'evento, il nostro Toddi si diletta di scrivere un Atto di nascita dello Scopone, via di mezzo tra l'erudito ed il fantastico; molto grazioso nel suo incedere tra semi di carte, battaglie finte e reali, episodi leggendari e storici.
Egli quasi suppone che gli Spagnoli, i conquistatori del Messico, abbiano portato in America il gioco delle carte e, tra esse infila anche lo Scopone. Per la verità la tesi non regge dal punto di vista documentale e storico, pigliamola come una provocazione.
[...] Se desiderate altri, molti, particolari sul Torneo di Sanremo 1936, con tanto di cronache e foto, potete trovarli sul libro La Storia dello Scopone: leggende e realtà.
Non solo di quello del 1936 si tratta ma anche del successivo del 1938 e ... va be' scopritelo da soli, il documento relativo all'Indice è disponibile.
Redazione, L'atto di nascita dello Scopone, F.I.G.S. Federazione Italiana Gioco Scopone, 15 maggio 014
Assiduo frequentatore della “corte” di De Santis, gestore del Casinò di Sanremo e di Villa d’Este nei primi anni 30 del secolo scorso, il Maestro e compositore Pietro Mascagni, continuò, anche nella quiete della Riviera, ad essere impegnato, sia nella sua veste ufficiale di artista che in quella del vacanziere dedito ad interminabili partite di scopone scientifico con collaboratori musicali, ed alti dirigenti della Casa da Gioco.
Memorabile, a questo titolo, è il Torneo nazionale di Scopone, organizzato nel 1938 nella sala comune sgomberata delle roulette, e sponsorizzato anche nella pubblicità, dalla vasta fama del grande musicista toscano.
La manifestazione ebbe un successo insperato, in particolare nella seconda edizione, grazie anche al Premio, cospicuo per l’epoca in cui il paradiso economico erano le mille lire al mese.
Redazione, Torneo di Scopone 1938-39, Archivio Foto Moreschi
Martini tra le varie notizie riporta alcuni eventi curiosi, anche di cronaca nera, provenienti dall’estero. Il confine tra realtà e finzione non è chiaro, i fatti potrebbero essere di pura invenzione, o veri solo per lo spunto iniziale.
[...] Ma «Giramondo» si interessa anche di un torneo di scopone organizzato al Casinò di San Remo <1032 o dell’anziano miliardario Rockfeller che «numera le ore precipitose e fugaci che lo avvicinano alla tomba […] e i dollari lasciati alle spalle ripiglieranno il loro giro, senza ricordo alcuno del padrone sepolto» <1033.
[NOTE]
1032 Il Giramondo, Elogio dello scopone, in Il mondo in giro [rubrica], in «Giornale di Genova», 20 settembre 1936, p. 3.
1033 Il Giramondo, Mida moderno, in Il mondo in giro [rubrica], in «Giornale di Genova», 2 ottobre 1936, p. 3.
Stefano Giordanelli, Mario Maria Martini, Tesi di dottorato, Università degli Studi di Genova, 2011
[...] Ma «Giramondo» si interessa anche di un torneo di scopone organizzato al Casinò di San Remo <1032 o dell’anziano miliardario Rockfeller che «numera le ore precipitose e fugaci che lo avvicinano alla tomba […] e i dollari lasciati alle spalle ripiglieranno il loro giro, senza ricordo alcuno del padrone sepolto» <1033.
[NOTE]
1032 Il Giramondo, Elogio dello scopone, in Il mondo in giro [rubrica], in «Giornale di Genova», 20 settembre 1936, p. 3.
1033 Il Giramondo, Mida moderno, in Il mondo in giro [rubrica], in «Giornale di Genova», 2 ottobre 1936, p. 3.
Stefano Giordanelli, Mario Maria Martini, Tesi di dottorato, Università degli Studi di Genova, 2011