45 anni dal sequestro Moro.
Ero segretario provinciale della CGIL a Imperia.
Imperia: l'ex Fabbrica Agnesi |
Nel giro di poco più di un'ora fermammo le fabbriche.
Contattai il segretario della CISL, Claudio Pisani, che aveva sede a Sanremo e che aveva già provveduto a fermare Comune e Casa da Gioco.
Tutto l'arco costituzionale convenne sulla necessità di organizzare una grande manifestazione in Piazza Dante a Oneglia.
Ho trovato il volantino, semplice e chiaro, che distribuimmo e che diffusi con l'altoparlante:
"Il sequestro dell'onorevole Aldo Moro, il massacro degli uomini della sua scorta, sono atti compiuti contro le istituzioni democratiche, contro la convivenza civile e le conquiste dei lavoratori.
Lavoratori e cittadini uniti nello sciopero generale e nella difesa della democrazia. Tutti alle 17 in Piazza Dante".
Fui delegato a parlare a nome della Federazione Unitaria Cgil, Cisl, Uil, dei partiti del comitato antifascista, PCI, PSI, PSDI, PRI, DC, PLI, del Comune e della Provincia.
La piazza era piena.
Lorenzo Trucchi durante il comizio del 16 marzo 1978 ad Imperia |
Tenni un comizio di circa quaranta minuti.
Dopo ci sciogliemmo.
Ricordo come allora lo sgomento per quanto stava avvenendo, ma anche la convinzione che l'unità dei lavoratori e delle forze democratiche costituiva un sicuro e invincibile baluardo contro l'eversione.
Sanremo (IM): la casa da Gioco |
Lorenzo Trucchi