Sanremo (IM): uno scorcio |
Un giorno viaggerò per le strade
di una città dal selciato in rosso
giardini di salici, fontane con acqua che si sente
e panchine colorate
sarà sempre sera
e i lampioni a fiamma non morranno mai.
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Era nell’aria un profumo di clavicembalo
e Chopin suonava i suoi pezzi appena fusi
la verità nasceva dalle pietre lucide
e non c’erano parole.
Utopia, Sanremo, Marzo 1962
ciao nì!
Stranamente l’altra notte, prima di dormire (quando mi va bene, le notti prima di dormire m’invento storie che poi dimentico. Questo fin da bambino, a volte le proseguo giorni e giorni dopo alcune anche anni) ... dicevo l’altra notte mi sono inventato un Amleto, guarda il caso, mi piaceva tanto anche se non ricordo nulla se non che faceva discorsi concentrici nel senso letterale della parola (immagina cerchi spezzati che poi si riprendono), come per altre volte mi son detto "domani lo scrivo" ma domani avevo dimenticato tutto. Ora leggendo, vaghi ricordi però, anche se non c’entra per nulla, qui ci sono alcuni spezzoni di versi che ho cercato mentre scrivevo (cosa non facile perché parlo di quello che, si può dire, ho buttato o meglio decisamente accantonato, ma come vedi nulla si perde. Ti abbraccio.
Roberto Rododendro
Chiara Salvini, Roberto Rododendro, due "spezzoni di versi" che a me paiono molto belli - date ? - 1962 e oltre - il testo precede le poesie - il commento di Roberto è del 2019, Nel delirio non ero mai sola, 27 dicembre 2024