giovedì 7 marzo 2019

Quando sono nato io

Latte, Frazione di Ventimiglia (IM), e la zona Ville: sul limite delle due località sorge la casa di cui si parla nel presente articolo

In casa c'erano uno stoccafisso intero, un pezzo di baccalà, aringhe affumicate, gallette secche del tipo militare, bieleti secchi, gorgonzola, parmigiano con la crosta nera, fagioli secchi, uova, farina, fiammiferi, cerini, sale grosso e fino nei vasi sulla cappa, caffè in chicchi da macinare.
L'acqua era di fontana e la tenevamo in un secchio metallico con sopra appeso un mestolo per bere o travasare.

Un articolo di giornale locale (1957) che parla della casa - che era anche una trattoria - in cui è nato e cresciuto l'autore. Fonte: Arturo Viale

Olio nella giara e vino in damigiana: roba nostra fatta in casa. Il latte della nostra capra.
Conigli e galline stavano sotto casa e bisognava saperli ammazzare se si voleva la carne.

Con queste cose, vivevamo.
Sono nato nella seconda metà del novecento, sapete.

  Arturo Viale 
 
[ n.d.r.: scritti di Arturo Viale: Oltrepassare. Storie di passaggi tra Ponente Ligure e Provenza, Edizioni Zem, 2019; L'ombra di mio padre, 2017; Quaranta e mezzo; ViteParallele, ed. in pr., 2009; Viaggi; Mezz'agosto; Storie&fandonie ]