mercoledì 23 giugno 2021

Non vi è neppure il minimo accenno di coinvolgimento nell'enfasi guerresca

Vallecrosia (IM), al giorno d'oggi

Nel 1944 all'anagrafe di Vallecrosia risultavano circa 2500 abitanti; in realtà parte degli uomini erano militari nei vari fronti di guerra, e tanti cittadini erano sfollati nell'entroterra per sfuggire ai continui bombardamenti aerei, dal mare e, dal mese di settembre, anche dalle batterie francesi di Mont Agel. Il paese era deserto e ogni attività ridotta al minimo. Anche l'attività amministrativa del Comune era pressoché nulla: in tutto il 1944 vennero prese solo 33 delibere.
Il 10 giugno 1944 gli americani liberavano Roma e l'amministrazione comunale di Vallecrosia deliberava il rimborso all'esattore delle quote inesigibili.
Delle 15 delibere assunte dal 10 giugno al 31 dicembre 1944 solo una riguardava la cittadinanza: il 19 agosto si deliberava la spesa di  6.000 (seimila) lire dei fondi messi a disposizione dalla Prefettura per la costruzione di 3 buche "contro-bombardamento"; le rimanenti 14 erano provvedimenti riguardanti il personale, l'erogazione dei diritti di segreteria ecc.
Dal 1 gennaio 1945 fino al 25 aprile, le deliberazioni furono solo 4; però il 3 marzo '45 venne deliberato l'aumento delle imposte e tasse comunali: l'imposta sui cani, l'imposta sulle vetture e sui domestici, sui bigliardi e sui pianoforti e la tassa per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche.

In questa fotografia dei primi anni '50, in alto a sinistra l'Istituto Maria Ausiliatrice e l'omonima Chiesa Parrocchiale

Chi invece svolse in maniera costante la propria attività, seppur con tutte le difficoltà portate dalla guerra fu l'Istituto Maria Ausiliatrice. Anche sotto i continui bombardamenti non cessò mai l'attività didattica. Fino allo scoppio della guerra frequentavano i corsi di Media inferiore, di Magistrale inferiore e superiore oltre 300 alunne esterne ed interne. Negli anni della guerra il numero si assottigliò, ma rimase sempre importante.
Malgrado la retorica allora imperante sulla Guerra, l'Eroismo, la Vittoria, la Patria, nei diari giornalieri della Casa non vi è neppure il minimo accenno di coinvolgimento nell'enfasi guerresca, ma solo continui e ripetuti inviti alla preghiera per la Pace e alla priorità della funzione didattica.
Il 1° settembre '44 la radio annunciò l'arrivo degli americani a Ventimiglia!
Come malvagia ironia, nei giorni successivi la Casa venne più volte colpita dai bombardamenti, soprattutto il 10 settembre 1944.
Nello scantinato dell'Istituto venne ricavato un "rifugio" nel quale trovarono asilo i padri Salesiani, le monache dell'Istituto Sant'Anna e anche civili, "parecchie persone esterne a cui non si può negare di approfittarne" (tra essi sicuramente molte volte un partigiano ricercato perché accusato, dopo delazione di una spia, di possedere una radio ricevente con la quale ascoltava Radio Londra: nota di Fiorucci). Ma il 14 settembre: "Si conferma l'orario dei giorni scorsi ... " e il 27: "...si sono scrutinati gli esami di riparazione delle candidate che li hanno potuti dare. Per le molte assenti si faranno a suo tempo prove suppletive. "
Il 16 ottobre 1944 i ladri "visitarono" l'Istituto, ma il grande dolore fu provocato dal mancato inizio dell'anno scolastico.
"... in ogni modo la Direttrice dell'Istituto stabilisce di continuare le iscrizioni alla scuola, raccomanda difare quel tanto o quel poco che si potrà con le alunne che di tanto in tanto vengono all'Istituto. "
La conduzione della Casa dell'Istituto non fu cosa semplice, risultando lo stesso reperimento del cibo e dei normali generi di sostentamento molto difficoltoso.
Ciononostante, alla richiesta di ospitalità (gratuita) nella Casa di una ragazza in grande difficoltà: "A titolo di carità si conclude di riceverla, pur considerando le nostre scarsissime risorse, per impegnare cosi la Divina Provvidenza a venirci più presto in soccorso."
Dopo la gioia dell'arrivo di 2 consorelle con 15 kg di riso, il12 dicembre ci fu un ulteriore bombardamento sulla Casa e di nuovo, il 13, una bomba centrò il muro del nuovo dormitorio ed esplose nei piani sottostanti. Miracolosamente nessun ferito!
I bombardamenti si ripeterono il 20 dicembre 1944 in più riprese: alle 9 colpendo il tetto del vecchio dormitorio e alle 15 il teatro e gli uffici della Direzione Scolastica.
Una breve tregua si ebbe solo alle 22 del 24 dicembre, vigilia di Natale.
Le annotazioni della pagina del 31 dicembre 1944 riportano solamente: "Ultimo giorno dell'anno.
Come è prescritto alla funzione della sera canto del "Te Deum " e Benedizione Eucaristica."
A fondo pagina "Dio ci protegga e ci salvi!"
Il 16 gennaio 1945 la Direttrice e altre suore vennero trasferite d'imperio negli Istituti di Varazze e Sampierdarena, ma una ventina restarono comunque a presidiare la Casa e a svolgere l'attività didattica per le poche alunne.
Il 9 aprile soldati tedeschi reclamarono la consegna di tutti gli apparecchi telefonici.
"Con un poco di astuzia si riesce ad accontentarli lasciando loro il portavoce che comunica coi Salesiani e quello della portineria".
Il 12 aprile un bombardamento aereo "centra il muro maestro del nuovo fabbricato a levante delle scuole e dormitorio - producendo il crollo immediato di 4 piani. Tutte illese!"
Commovente la partecipazione spontanea delle allieve e parenti loro, ex-allieve, persone benevole all'Istituto. "Tutti accorsero prontamente a portarci conforto e aiuto e tutti unanimemente hanno attestato che la nostra incolumità ha del prodigioso!"
24 aprile: "Commemorazione di Maria Ausiliatrice. L'esercito tedesco è in fuga ... il cuore presentisce che si avvicina la fine del nostro lungo, doloroso martirio!"
25 aprile: "La notte scorsa gli ultimi sforzi dell'esercito infuga. Scoppi di mine, colpi di mitraglia ecc .. Stamane alle 8,30 le campane hanno lanciato nell'aria i primi tocchi festosi della liberazione. Dal campanile e dalle finestre delle case sventolano le bandiere bianche! Che commozione! ... Corre voce che una pattuglia francese sia giunta già a Ventimiglia"


27 aprile: "Continuano a passare, da ieri, truppe di colore: Marocchini, Senegalesi, Algerini ecc ..
L'occupazione si svolge tranquilla. Deo gratias!"
La posizione delle suore di Maria Ausiliatrice fu una posizione di assoluta fermezza.
La guerra, l'occupazione straniera, i bombardamenti, le ristrettezze alimentari e la tanta paura, non intaccarono nemmeno per un momento l'impegno per la catechesi, la scuola e la preghiera per la Pace.
Con dovizia e costanza applicarono le disposizioni impartite "Siate semplici come colombe e astuti come serpenti. Dati i tempi difficili e burrascosi, per la Chiesa e per i Religiosi è davvero il momento di rivestirsi dell'astuzia e della prudenza del serpente: 1° nel trattare e parlare con le alunne e con le persone esterne; 2° Non fare mai accenni a politica e non essere partigiane anglofile o tedescofile, la nostra politica sia la politica di Don Bosco, - fare del bene a tutti -; 3° Non scrivere nulla che riguardi la guerra nella nostra corrispondenza privata. Fatti amico del potente perché non ti nuoccia! ... (2 maggio '44)".

Applicarono alla lettera le disposizioni contenute nella missiva del Vescovo inviata al Clero di tutta la Diocesi esortante "ad essere nelle presenti e dolorose circostanze messaggeri di luce e di conforto per affrettare con la preghiera, con lo zelo,con la sofferenza in espiazione delle colpe nostre ed altrui l'avvento della pace, che è l'ora di Dio"  (1° febbraio '44).

Dalla scalinata di accesso alla Chiesa Parrocchiale di Maria Ausiliatrice di Vallecrosia (IM) uno scorcio dell'Istituto omonimo richiamato in questo articolo

Della posizione e del comportamento del Vescovo di Ventimiglia Agostino Rousset si ha conferma nel rapporto del sottosegretario agli Interni Giorgio Pini sulla situazione della provincia di Imperia riscontrata nella visita del 10 e 11 febbraio 1945:
.... VESCOVO, Mons. Agostino Rousset, Vescovo di Ventimiglia che ho visitato nella sua sede provvisoria di S. Remo, è figura segaligna, di mezza età, arida e chiusa. Sollecitato dal capo Provincia ha pubblicato una pastorale per la conciliazione degli animi, e collabora in questioni di ordinaria amministrazione, ma non si può fare calcolo su di lui...

Giuseppe "Mac" Fiorucci, GRUPPO SBARCHI VALLECROSIA, Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Imperia - Comune di Vallecrosia (IM) - Provincia di Imperia - Associazione Culturale “Il Ponte” di Vallecrosia (IM),  2007