Redazione, Carlo Betocchi a Bordighera, Città di Bordighera
La volontà, già dalle lettere degli anni Trenta, è una delle qualità che Betocchi e Bo sottolineano come imprescindibile per ogni lavoro e quindi anche per la fatica intellettuale. Nel carteggio si ha generalmente l’impressione che Bo venga preso come modello positivo di tutte quelle qualità che Betocchi sente mancargli, compresa la volontà, ma è lo stesso Bo, a volte, a confessare i suoi momenti di malinconico abbandono. Per entrambi, la volontà dovrebbe sempre vincere anche sulla vergogna di un fallimento, e la laboriosità vincere sull’ozio, eppure il 15 dicembre 1934 Bo scrive:
"Piove continuamente - una pioggia fine e nera che alle tre sul mare è già notte. E la campagna sotto i monti e vicino all’acqua, scompare. Una quiete eterna - si addormenta persino il suono delle campane dei frati - un’aria insomma di paese eterno, e assalgono i ricordi di Fournier e di quel tuo sconsolato paese <366. È la mia stagione - l’aspetto ogni anno e mi ci abbandono" <367.
366 Il paese della Liguria in cui è nato [ndr: invero, dove morì] Betocchi, Bordighera (IM).
367 Bo, 15 dicembre 1934 [9].
Annalisa Giulietti, «Una preziosa testimonianza» tra vita e letteratura. Il carteggio inedito Bo-Betocchi (1934-1985),
Tesi di laurea, Università degli Studi di Macerata, 2019