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Giuseppe Balbo - Fonte: sito Giuseppe Balbo |
Scrive Enzo Maiolino :
"L’insegnamento di Balbo s’innestava su una premessa fondamentale: l’assoluto rispetto della personalità dell’allievo. Individuate le naturali attitudini del discepolo, lo aiutava ad estrinsecarle. Insegnava a "vedere" da pittore. Cosa complessa, una vera e propria tecnica. La scelta del soggetto, la comprensione dell'insieme, l'osservazione e il confronto tra i vari elementi per non perdersi nei particolari, la percezione dei valori chiaroscurali e tonali. Tutto ciò che precede la trasposizione di un soggetto sul supporto".
Nel 1947 fonda il Centro Internazionale d’Arte e Cultura ponendo le basi per la sua attività di promotore culturale.
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Giuseppe Balbo, Naufragio di Sant'Ampelio (1947) - Fonte: sito Giuseppe Balbo |
Nell'anno seguente realizza opere murali nella Cattedrale di Ventimiglia e nella chiesa di S. Mauro a La Mortola inferiore.
Nell'intento di far conoscere alla città la sua scuola serale, organizza sempre nel 1947 la prima mostra di lavori dei suoi allievi nei locali del bar Florida (l'attuale Chez Louis) in corso Italia.
"Non c’è stata manifestazione artistica che abbia avuto per sfondo la Riviera e che non abbia avuto in Balbo l’appassionato organizzatore… In quelle occasioni Balbo era là, ad appendere i quadri o a far gli onori di casa, ma senza mettersi in mostra, preferendo semmai dirottare l’attenzione del visitatore sui giovani che alla sua scuola apprendevano l’importanza della libertà del fare e dell’entusiasmo con il quale si superano spesso le difficoltà" (Angelo Dragone, 1966) [...]
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Fonte: sito Giuseppe Balbo |
Enzo Maiolino ricorda:"Incontravo
Balbo al bar Giglio, la sua seconda casa. Vi giungeva ad ore fisse, si
sistemava sempre allo stesso tavolo, consumava il suo caffè, disegnava
sul taccuino tascabile e… “riceveva” amici e allievi".
Maiolino racconta: "Nel
1950 ci fu a Bordighera una mostra singolare non organizzata da Balbo
ma da amici della vicina Sanremo; mostra che io ho sempre considerato un
"antefatto" delle "5 Bettole" anche se in seguito fu considerata come
prima edizione delle "5 Bettole"...
Torniamo agli amici di Sanremo: il
poeta Renzo Laurano, il giornalista Mario Cupisti, lo scrittore
Bonaventura Tecchi e altri, per reagire alla noia di quella estate,
sapendo dell'esistenza della Scuola di Balbo nella vicina Bordighera,
pensarono di "improvvisare" una mostra nella nostra città. Con l'aiuto
di Balbo, in tempi rapidissimi, allestirono la mostra presso "Da Pinin", noto
ristorante al mare. La singolare manifestazione, alla quale avevano
aderito tutti gli allievi di Balbo, ebbe successo" [...]
p.g.c. dal sito Giuseppe Balbo
952 [25]: Vicenza, 22/1/58: a G. Vigorelli: in attesa della convocazione a Roma per il premio ministeriale, è indeciso se partire per una vacanza a Bordighera. Prossimamente ci sarà a Milano il convegno ‘Scrittori-Cinema’: potrebbe esservi invitato?
953 [26]. Vicenza, 26/1/58: a Balbo: preannuncia un suo soggiorno a Bordighera, spiegando le sue esigenze, e chiede all’amico di volersene occupare.
969 [42]. Vicenza, 4/3/58: all’editore Carucci: è “preoccupato e desolato”, perché le bozze del romanzo, giunto a Vicenza, rispedite dal padre a Bordighera, dove soggiornava, sembra siano andate smarrite.
Giovanni Pellizzari, Il «copialettere» di Gino Nogara, Accademia Olimpica ETS - Vicenza