martedì 4 agosto 2020

Non c’è stata manifestazione artistica... che non abbia avuto in Balbo l’appassionato organizzatore

Giuseppe Balbo - Fonte: sito Giuseppe Balbo
[...] Liberato nei primi mesi del 1946, Balbo [Giuseppe Balbo] torna a Bordighera il giorno di Pasqua. Apre uno studio in via Vittorio Emanuele dove accoglie alcuni aspiranti pittori. 
Organizza anche una scuola serale e i partecipanti, a volte, la domenica, si trasferiscono in campagna per esercitazioni en plein air. 
Gli allievi di Balbo vengono etichettati come "pittori della domenica".

Scrive Enzo Maiolino :
"L’insegnamento di Balbo s’innestava su una premessa fondamentale: l’assoluto rispetto della personalità dell’allievo. Individuate le naturali attitudini del discepolo, lo aiutava ad estrinsecarle. Insegnava a "vedere" da pittore. Cosa complessa, una vera e propria tecnica. La scelta del soggetto, la comprensione dell'insieme, l'osservazione e il confronto tra i vari elementi per non perdersi nei particolari, la percezione dei valori chiaroscurali e tonali. Tutto ciò che precede la trasposizione di un soggetto sul supporto".

Nel 1947 fonda il Centro Internazionale d’Arte e Cultura ponendo le basi per la sua attività di promotore culturale. 

Giuseppe Balbo, Naufragio di Sant'Ampelio (1947) - Fonte: sito Giuseppe Balbo
Collabora al rientro delle spoglie di S. Ampelio, patrono della città. Per l’occasione realizza una statua in cera che racchiude i sacri resti del santo. La statua è oggetto di fede nell’Abbazia di S. Maria Maddalena a Bordighera Alta. Affresca l'altare dedicato al santo nella chiesa di S. Maria Maddalena con le figure di S. Paolo e S. Pietro.

Nell'anno seguente realizza opere murali nella Cattedrale di Ventimiglia e nella chiesa di S. Mauro a La Mortola inferiore.

Nell'intento di far conoscere alla città la sua scuola serale, organizza sempre nel 1947 la prima mostra di lavori dei suoi allievi nei locali del bar Florida (l'attuale Chez Louis) in corso Italia.

"Non c’è stata manifestazione artistica che abbia avuto per sfondo la Riviera e che non abbia avuto in Balbo l’appassionato organizzatore… In quelle occasioni Balbo era là, ad appendere i quadri o a far gli onori di casa, ma senza mettersi in mostra, preferendo semmai dirottare l’attenzione del visitatore sui giovani che alla sua scuola apprendevano l’importanza della libertà del fare e dell’entusiasmo con il quale si superano spesso le difficoltà" (Angelo Dragone, 1966) [...]

Fonte: sito Giuseppe Balbo
Nel 1949 realizza un grande affresco nel nuovo Cinema Teatro Zeni.

Enzo Maiolino ricorda:"Incontravo Balbo al bar Giglio, la sua seconda casa. Vi giungeva ad ore fisse, si sistemava sempre allo stesso tavolo, consumava il suo caffè, disegnava sul taccuino tascabile e… “riceveva” amici e allievi".
Maiolino racconta: "Nel 1950 ci fu a Bordighera una mostra singolare non organizzata da Balbo ma da amici della vicina Sanremo; mostra che io ho sempre considerato un "antefatto" delle "5 Bettole" anche se in seguito fu considerata come prima edizione delle "5 Bettole"...
Torniamo agli amici di Sanremo: il poeta Renzo Laurano, il giornalista Mario Cupisti, lo scrittore Bonaventura Tecchi e altri, per reagire alla noia di quella estate, sapendo dell'esistenza della Scuola di Balbo nella vicina Bordighera, pensarono di "improvvisare" una mostra nella nostra città. Con l'aiuto di Balbo, in tempi rapidissimi, allestirono la mostra presso "Da Pinin", noto ristorante al mare. La singolare manifestazione, alla quale avevano aderito tutti gli allievi di Balbo, ebbe successo" [...]

p.g.c. dal sito Giuseppe Balbo