venerdì 13 agosto 2021

Di qui gli ho mandato un cesto di mandarini, freschi come la mattina sul mare, dice lui

Sanremo (IM)

Non so dove i gabbiani abbiano il nido,
ove trovino pace.
Io son come loro,
in perpetuo volo.
La vita la sfioro
com’essi l’acqua ad acciuffare il cibo.
E come forse anch’essi amo la quiete,
la gran quiete marina,
ma il mio destino è vivere
balenando in burrasca.
(V. Cardarelli, Gabbiani)
[...]
1. La dimensione epistolare tra letteratura e vita.
«Io spero che i posteri non si fonderanno sui miei documenti epistolari, aborritissimo genere». <1
Con una suggestiva dialettica metaletteraria tra forma e contenuto, nell’aprile 1923 Cardarelli nega in una missiva a Riccardo Bacchelli il valore della propria scrittura epistolare, genere che sarà invece considerato da Clelia Martignoni uno dei suoi luoghi «privilegiati d’espressione: dove la sua prevalente inclinazione etico-ragionativa si manifesta al meglio». <2 Tuttavia, come notò Oreste Macrì, l’excusatio non petita con cui egli si definisce un pessimo scrittore di lettere non è altro che una fictio letteraria che tradisce un «intento artistico» <3 di cui Cardarelli era ben consapevole, come dimostrò del resto con l’ossimorica pubblicazione nel 1946 delle Lettere non spedite. <4 Le potenzialità della scrittura privata cardarelliana, in cui anche Gianfranco Contini ravvisò l’espressione piena della «profondità della vocazione letteraria» <5 del fondatore della «Ronda», si rinnovano e si consolidano in questo nuovo epistolario rimasto fin’ora inedito tra le carte del suo destinatario, Riccardo Bacchelli
[...]
La raccolta epistolare è rimasta inedita <11 per molto tempo per volontà dello stesso Riccardo Bacchelli, restio alla pubblicazione delle lettere cardarelliane in suo possesso a causa del carattere molto schietto di alcune affermazioni del poeta su fatti e persone a loro vicini e, in alcuni casi, ancora viventi nel periodo in cui Bruno Blasi stava lavorando alla raccolta delle lettere dello zio.
1 Vedi lett. 195.
2 V. CARDARELLI, Assediato dal silenzio: lettere a Giuseppe Raimondi, a c. di C. Martignoni, Montebelluna, Amadeus, 1990, p. 7.
3 EPISTOLARIO I, p. VI.
4 V. CARDARELLI, Lettere non spedite, Roma, Astrolabio, 1946.
5 G. CONTINI, Lettera da non spedire a Vincenzo Cardarelli, in Altri esercizi (1942-1971), Einaudi, Torino, 1972, p. 10.
11 È da precisare tuttavia che alcune lettere sono state parzialmente citate da Elisabetta Graziosi che ha potuto accedere al fondo alla fine degli anni ’80, durante la fase di ordinamento e catalogazione. I passi editi sono stati puntualmente segnalati nella descrizione in calce alle singole missive.

[...]
[80]
San Remo, Via Roma, 14 presso Bertolone
[6. 1. 16]
Caro Bacchelli, vorrei essere per te una distrazione epistolare più frequente e più interessante, ma purtroppo per una ragione e per l’altra il tempo che io posso dedicare (e sai che tempo per me vuol dire salute, forza) a queste conversazioni si fa sempre più scarso. Ti prego dunque di scusami se non ti scrivo a lungo come mostri di desiderare e come io stesso vorrei. Tu sei in guerra e anche io in un certo senso. [...]
Certo che oggi sento d’avere più polpa, più gesto, più humanitas. Ma non più quella divinità di armonia, quella tenerezza d’accenti vergini, sicuri. Che cosa significa progredire!- Basta, spero di arrivare prima che tu abbia preso[…]. Sei sempre al sicuro?
Io desidero essere informato soprattutto di questo. E se verrai qui, come ti prego di fare, sarà un bel rivederci. Io mi modello sempre più sui miei ozii. Tuo Cardarelli
Cecchi vuole che si vada anche ad Alessandria. Di qui gli ho mandato un cesto di mandarini, freschi come la mattina sul mare, dice lui.
[80] Cartolina postale italiana, indirizzata: «Sottotenente/ Riccardo Bacchelli/ 8° Artiglieria Fortezza/ Comando Raggruppamento artiglieria medio e grosso calibro/ IV Corpo d’Armata/ Zona di Guerra»; la data, non indicata dall’autore è ricavabile dai timbri postali di partenza SAN REMO ARRIVI E PARTENZE 6.1.16.
[81]
San remo, via Roma 14 presso Bartolotto
[16. 1. 16]
Caro Bacchelli, scusami se ti rispondo con un giorno di distanza: ho mandato via poco fa il mio libro – questo ti dice tutto. Sono sfinito e sconsolato. Ci sono tre ultime righe che mi stanno sulla coscienza e che non ho potuto sostituire da giorni e giorni che ci stavo sopra. In questi casi io arriverei alla pazzia. Pensavo a quel che mi scrivevi tu mentre stavi licenziando il tuo. Che cosa disgraziata! Non ne parliamo! Ora dovrei rispondere qualche cosa al tuo invito. Pensa, io non ho ancora i biglietti giornalistici e la spesa da qui a Alessandria non è lieve. Ho in tasca qualche cosa come 450 lire e contavo di andarci avanti fin quasi alla fine di Marzo. Se faccio questo viaggio dò una bel taglio. Inoltre lo strapazzo (io sto male, credilo) eppoi l’emolliente compagnia di Cecchi! Per rimettermi in equilibrio virile mi ci vuole dopo un altro mese. Ma se a te fa piacere, senza ipocrisia e senza complimenti, io faccio quel che tu vuoi.
Quest’anno i biglietti personali li ho potuti avere soltanto su le garanzie di Quilici che mi ha fatto passare per un redattore del Carlino. Cosicché è probabile che questi biglietti siano in giacenza all’amministrazione del Carlino. Vuoi informartene da Lucarini? <1 Lui saprà chi si occupa di queste cose. L’impiegato di Roma assicurò Saffi che me li avrebbe mandati al Carlino. Se ci sono non hai che da farteli dare e spedirmeli subito per espresso. Allora la cosa sarebbe molto facilitata. Ma è una faccenda da sbrigarsi con Lucarini – non con altri. E Mario è con te? Salutamelo, salutamelo tanto. Immagino che cosa la guerra avrà fatto della sua già temibile virilità. E il fastoso Giorgio? Saluti a tutti. Ricordati che in tutti i casi a me farebbe comodo partire di qui il 19. Tuo aff.mo Cardarelli
L’indirizzo di Cecchi è: Via Torino, 17 Alessandria
[81] Cartolina postale italiana, indirizzata: «Riccardo Bacchelli/ Arienti, 40/ Bologna»; la data, non indicata dall’autore, è ricavabile dai timbri postali di partenza SAN REMO ARRIVI E PARTENZE 16.1.16.
1 Ostilio Lucarini, poeta e in quel periodo cronista del «Resto del Carlino».

[82]
San Remo, [22. 1. 16]
Caro Bacchelli,
dimenticai ieri di tornare a raccomandarti quella faccenda dei biglietti. Davvero ora che tu sei a Bologna sarebbe provvidenziale se te ne occupassi, altrimenti dispero di giungerne in possesso. Basta informarsi con Lucarini e, in ogni caso, lasciare incaricato lui per quando arrivino, potresti dargli il mio indirizzo.
Grazie per adesso e spero che vorrai farmi sapere qualcosa.
Sta bene
Tuo
V. Cardarelli
[82] Cartolina postale italiana «Riccardo Bacchelli/ Arienti, 40/ Bologna»; la data, non indicata dall’autore, è ricavabile dai timbri postali di partenza SAN REMO ARRIVI E PARTENZE 22.1.16.
[83]
[San Remo, 31. 1. 16]
Mio caro Bacchelli,
ancora poche righe. Ho ricevuto il tuo manoscritto <1 e lo passerò a Cecchi per farlo subito pubblicare. M’è parso però che alcune correzioni andassero bene, altre al solito piuttosto male. Soprattutto l’idea di togliere gli spari. Io credo che tu non ti sia ancora definitivamente convinto della necessità, anche profonda, di certi amminicoli architettonici.
[...] Per quel che riguarda me va male, molto male. Salute: senilismo precoce. Cose pratiche: processo in cassazione dentro questo mese. Nessuna speranza di salvezza. Poca anche nella grazia. Non ho persone che mi possano garantire un aiuto abbastanza intimo e sicuro.
Tra due mesi sarà spiccato mandato di cattura contro di me. Vivo in queste condizioni. Tu capisci che farò tutto, credessi anche di dovermi, per dire una parola, ammazzare, pur di non andar dentro. È troppo che giuoco con la mia sensibilità.
Di qui andrò via il giorno del processo (23 febbraio). Non so dove andrò. Certo non bisognerà spendere. Avrò in tasca per quel tempo poco più di 150 lire. Se tu vorrai mandarmi qualche cosa io ne avrò bisogno. Pensa che molto probabilmente dovrò cercar di scappare. Non aggiungo altro. Ormai c’è poco più di spiegare della mia vista. Sta bene e speriamo bene.
Tuo affmo
V. Cardarelli
Via Roma, 14 presso Bertoloni
S. Remo
(scrivimi in busta)
[83] Un bifolio, scritte le pp. 1-3; busta indirizzata: «Sottotenente/ Riccardo Bacchelli/ 8° artiglieria da fortezza/ Comando Raggruppamento/ Artiglierie medio e grosso calibro/ IV Corpo d’Armata/ Zona di Guerra»; la data, non indicata dall’autore, è ricavabile dai timbri postali di partenza SAN REMO ARRIVI E PARTENZE 31.1.16.
1 Si tratta della prosa Memorie. Vedi lett. 75-76.

Silvia Morgani, L’epistolario Cardarelli - Bacchelli (1910-1925). L’archivio privato di un’amicizia poetica, Tesi di dottorato, Università degli Studi Roma Tre, 2012