I veri abitanti e proprietari di questi boschi sono i vetusti Castagni.
Vere opere d'arte, la bellezza che nasce con il passare del tempo.
Questi quasi immortali avi hanno sfamato migliaia di bocche salvando persone dalla fame per centinaia di anni.
Erano curati come figli, sotto le loro chiome e la loro ombra tutto era in ordine, dai muretti a secco, all'eliminazione delle erbe alte e dai cespugli, c'erano anche piccole casette dove si facevano seccare i frutti a fuoco lento sui graticci.
Case di gnomi infaticabili.
Il mio bisnonno di Triora piantava le patate in quella terra fertile dove arrivava il sole.
Ricordo il nonno che, quando facevamo i capricci, ci prometteva come castigo di andare a piantare anche noi le patate da quelle parti.
Certamente da bambino avrà dovuto aiutare il padre, caricandosi sulle spalle un sacco dei tuberi che sfamavano ma costavano così tanta fatica.
Nel menù degli abitanti della valle erano compresi latticini, per chi aveva capre o pecore, patate e castagne.
Castagne nel latte, castagne nel brodo, castagne secche, castagnaccio, pane di farina di castagne, torta di castagne e cachi, insomma sempre la stessa musica.
Bisnonno e famiglia stanchi di quella monotonia sarebbero scesi con quattro cose verso la costa, sperando in un cambio al meglio.
Il ritorno a quella dieta sarebbe però ritornato durante l'ultima guerra e avrebbe colpito anche mia madre.
Giunta la fine della catastrofe per tutto il resto della sua vita non ha voluto più sentir parlare di castagne.
Ora tra gli alberi scultura si aggirano fotografi alla ricerca di forme antropomorfiche e pittori che cercano di fermare sulla carta quelle forme così affascinanti.
Bici e moto distruggono i sentieri di pietra inconsapevoli della fatica fatta da chi li aveva fatti e curati.
Anche il popolo dei cacciatori osa profanare quei luoghi lasciando scarti e accendendo fuochi per scaldarsi dentro la cavità ad anfiteatro dei tronchi corrosi.
Le vecchie case di pietra ormai abbandonate dall'ultimo pastore per raggiungere il Camposanto, stanno rovinando; i castagni continueranno, invece, a gettare attorno al vecchio tronco i nuovi figli per i futuri immeritevoli abitanti della terra.