Il Monte Toraggio - Foto di Gris de lin |
Il suo messaggio sembra essere: "Sono un monte interessante, amo la mia solitudine e per questo ho cosparso di rocce aguzze e frane tutti i miei percorsi. Ma per chi è capace di raggiungermi e conoscermi profondamente riservo tesori immensi".
Un po' come il carattere dei liguri, riservati, schivi e apparentemente scostanti che se riesci a farteli amici scoprirai di una generosità inaspettata.
Noi che abitiamo ai suoi piedi e abbiamo la fortuna di poterlo osservare giornalmente e in tutte le stagioni sappiamo che è un tipo vanitoso che ama adornarsi di nuvole d'ogni tipo e foggia .
La luce sulle pareti si diverte a incidere grazie alle sue falesie ombre che sembrano incisioni modificandone l'aspetto.
È un trasformista che con la collaborazione delle nubi, che il vento sposta continuamente, sembra vestire e svestire drappi chiari e scuri come scialli che vanno dall'oro al verde chiaro, al tortora, al grigio chiaro, al rosa dell’aurora ed al rosso bruciato del tramonto: e cupo come una vedova in grisaglia quando il cielo è minaccioso.
Ama anche nascondere alla vista tutto ciò che è sotto di lui con l'aiuto di densi e spessi nembi che imitano un mare.
Una meraviglia per gli occhi di chi ha raggiunto la cima e può abbracciare da lassù lo spettacolo.
Ci si ritrova isolati dal resto del mondo sottostante come per un incantesimo.
In inverno, quando la neve lo ricopre di bianco, si isola nel suo silenzio, sa che le insidie nascoste sul suo percorso sono note e fanno timore agli escursionisti.
Un luogo che ha accolto in un abbraccio fraterno la vegetazione africana con quella islandese, che si sono perfettamente acclimatate e vivono in perfetta armonia.
Un po' come il carattere dei liguri, riservati, schivi e apparentemente scostanti che se riesci a farteli amici scoprirai di una generosità inaspettata.
Noi che abitiamo ai suoi piedi e abbiamo la fortuna di poterlo osservare giornalmente e in tutte le stagioni sappiamo che è un tipo vanitoso che ama adornarsi di nuvole d'ogni tipo e foggia .
La luce sulle pareti si diverte a incidere grazie alle sue falesie ombre che sembrano incisioni modificandone l'aspetto.
È un trasformista che con la collaborazione delle nubi, che il vento sposta continuamente, sembra vestire e svestire drappi chiari e scuri come scialli che vanno dall'oro al verde chiaro, al tortora, al grigio chiaro, al rosa dell’aurora ed al rosso bruciato del tramonto: e cupo come una vedova in grisaglia quando il cielo è minaccioso.
Ama anche nascondere alla vista tutto ciò che è sotto di lui con l'aiuto di densi e spessi nembi che imitano un mare.
Una meraviglia per gli occhi di chi ha raggiunto la cima e può abbracciare da lassù lo spettacolo.
Ci si ritrova isolati dal resto del mondo sottostante come per un incantesimo.
In inverno, quando la neve lo ricopre di bianco, si isola nel suo silenzio, sa che le insidie nascoste sul suo percorso sono note e fanno timore agli escursionisti.
Un luogo che ha accolto in un abbraccio fraterno la vegetazione africana con quella islandese, che si sono perfettamente acclimatate e vivono in perfetta armonia.
Amelanchier ovalis - Foto di Alfredo Moreschi |
Magiche le fioriture degli Amelanchier ovalis, che si confondono con i loro delicati petali bianchi mescolate alle nebbie, le quali spesso percorrono frettolose le rocce.
Paeonia officinalis - Foto di Alfredo Moreschi |
Sbalorditivo il colore vermiglio delle Paeonie officinalis sparse a piene mani da un paesaggista molto, molto speciale.
Si osservano profane processioni quando i Lillium pomponium e i Lilium croceum sostengono le corolle con gli stami che sembrano torce accese.
Genziana lutea - Foto di Alfredo Moreschi |
I candelabri invece delle Genziane lutee svettano come alabarde per un torneo tra cavalieri sulle distese erbose in discesa.
Saxifraga lingulata - Foto di Alfredo Moreschi |
Sulle rocce appese le saxifraghe lasciano dondolare le loro corolle sui lunghi steli, con alla base il ciuffo di foglie dai margini calcificati simili a neve pietrificata, che rimane sospesa.
Si direbbe che si cibino di nulla.
Si direbbe che si cibino di nulla.
Foto di Gris de lin |
Può capitare di essere attesi ad un angolo della salita da una vecchia volpe che come un mendicante attende parte del tuo picnic.
Raggiungere la vetta è un emozione ed un premio per poter scorrere con lo sguardo tutti gli altri Monti e lontano anche il mare.
Un premio che fa accettare una discesa mozzafiato da ungulati.
Questo unico Paradiso terrestre è per noi una divinità che ci guarda con l'occhio benevolo del pastore che controlla il suo gregge.
Chi ha la fortuna di aprire le finestre e gettare uno sguardo ed un saluto al "suo TORAGGIO" [1] inizia meglio la giornata.
Raggiungere la vetta è un emozione ed un premio per poter scorrere con lo sguardo tutti gli altri Monti e lontano anche il mare.
Un premio che fa accettare una discesa mozzafiato da ungulati.
Questo unico Paradiso terrestre è per noi una divinità che ci guarda con l'occhio benevolo del pastore che controlla il suo gregge.
Chi ha la fortuna di aprire le finestre e gettare uno sguardo ed un saluto al "suo TORAGGIO" [1] inizia meglio la giornata.
Gris de lin
[1] Il monte Toraggio (1.973 s.l.m, "Turage" in ligure) è un rilievo montuoso che si innalza sullo spartiacque tra la val Nervia e la val Roia, al confine tra Liguria e Francia (Dipartimento delle Alpi marittime).
Wikipedia