martedì 28 febbraio 2023

L'onegliese che, affermato architetto - ed ingegnere - nel regime fascista, nel dopoguerra preferì farsi monegasco

Imperia: Piazza G. Bianchi ad Oneglia

Costantino Costantini nacque ad Oneglia (Imperia), l’11 agosto 1904. Figlio di Pier Paolo e Rosa Maria, si sposò con Maria Annunziata Valfrè nel 1929, nata a Rivoli il 3 Maggio 1905.
 

Costantino Costantini: ritratto di Giorgio Guidugli. (“Notiziario del Geometra”, n. 154, La Spezia 2005). Fonte: Luca Mirandola, Op. cit. infra

Risiedette a Torino dal 1906 al 1932, e a Roma dal 1933. Negli anni del Liceo aveva aderito al movimento nazionalista di Enrico Corradini <64, il quale sin dal 1910 spingeva il Governo a occupare la Tripolitania ancora sotto la sovranità dei Turchi. Tale movimento, che raccoglieva un numero notevole di intellettuali tra cui Gabriele D’Annunzio, sosteneva la teoria dell’Italia “nazione proletaria” con diritto all’occupazione della Libia.
 

Diploma di laurea in Ingegneria di C. Costantini. (Politecnico di Torino). Fonte: Luca Mirandola, Op. cit. infra

Terminati gli studi liceali si laureò in Ingegneria Civile al Politecnico di Torino nella sessione estiva dell’anno 1926; alla sessione autunnale conseguiva la laurea in architettura e l’abilitazione all’esercizio della professione presso la Regia Scuola di Ingegneria di Napoli.
 

Ponte Balbis, Torino. Foto 2012. Fonte: Luca Mirandola, Op. cit. infra

Compiuti gli obblighi militari alla scuola Allievi Ufficiali di Bra (Cuneo) dall’agosto del 1926 al marzo del 1927, dopo qualche mese di tirocinio professionale nello studio di Pagano (col quale progettò i terrazzini di Ponte Balbis), incominciò nello stesso anno la libera professione e in breve tempo si creò una buona clientela privata. <65
Il triangolo industriale italiano forniva il terreno di coltura privilegiato per le teorie e le pratiche sulla casa razionale e le casse di risonanza erano le riviste di settore che proprio lì andavano fiorendo. Costantini viveva e operava dunque in quell’ambiente particolarmente fervido di iniziative intellettuali, in specie quello rappresentato a Milano dalla rivista “Casabella”, diretta dal suo collega ed amico Pagano insieme a Persico <66, a sua volta in contatto e in dibattito con “Domus” di Giovanni Ponti <67, con “Rassegna di Architettura” di Enrico Rocca <68, con “Quadrante” di Massimo Bontempelli <69 e Bardi.
Per comprendere quel clima culturale così speciale basti pensare che proprio nel periodo in cui fu costruita da Costantini a La Spezia la Palazzina, a Milano veniva costituito lo studio BBPR - Banfi, Belgioioso, Peressuti, Rogers - <70. Inoltre la biennale di Monza si triennalizzava e si spostava a Milano.
La sua prima opera fu la Scuola Comunale di Saluggia in provincia di Vercelli, dove si trovava per esigenze di leva militare. Realizzerà poi a Torino una villa per l’ammiraglio Bogetti in corso Galileo Ferraris ed un’altra in via Amerigo Vespucci, di sapore neoclassico.
Il suo nome giunse all’attenzione di Renato Ricci, presidente nazionale dell’ONB [Opera Nazionale Balilla], grazie all’amicizia e alla stima dell’Ing. Ferraris, presidente dell’ONB Torinese e gerarca fascista rilevante nel capoluogo torinese. Nel 1928 fu quindi invitato, fra i più giovani architetti della città, a presentare senza impegno alcuno da parte dell’O.N.B. un progetto di massima per la casa del balilla di Torino. Il progetto, sottoposto all’esame del Presidente Centrale dell’O.N.B., Renato Ricci, fu approvato e venne confermato l’incarico al Costantini di procedere all’elaborazione del progetto esecutivo.
Poco dopo Costantini si sposò con la signorina Maria Annunziata Valfrè, detta Mimma, di Rivoli Torinese. Dall’unione nacque l’unica figlia, Anna Maria.
Nel 1929 veniva incaricato dal Comm. Ermanno Rivetti di Biella di elaborare il progetto della Casa Balilla di detta città. Nel 1930 il Maresciallo dell’Aria Italo Balbo, durante <71 una visita ai lavori di costruzione della casa del balilla di Torino, esprimeva il suo elogio al Costantini per la genialità dell’opera e come premio lo incaricava della redazione del progetto di alcune costruzioni dell’Aeroporto di Cadimare (La Spezia). Costantini, quando ricevette l’incarico da Italo Balbo, non aveva ancora trent’anni: lo possiamo dunque immaginare nel pieno delle sue energie professionali e proiettato verso le istanze razionali e moderne che aveva sicuramente assorbito nel clima avanzato della Torino degli anni Venti dove aveva studiato e dove si sviluppò la cultura architettonica moderna di respiro internazionale prima ancora che a Milano. Egli fa parte di quella generazione formatasi negli anni Venti che ha segnato la vita italiana al credo razionalista e si è battuta per un’architettura che fosse all’altezza della modernità intesa come miglioramento sostanziale delle condizioni di vita dell’umanità. Una generazione che usciva da una guerra durissima ma vittoriosa e si trovava alle prese con un regime politico che all’inizio sembrava potesse incarnarne il mito del moderno sia a livello sociale sia produttivo e culturale.
 

Palazzina Ufficiali Aeronautica Militari, Costantino Costantini, Cadimare. Foto. (FARINA 2013, copertina). Fonte: Luca Mirandola, Op. cit. infra

Nel 1931 veniva incaricato dal Ministero dell’Aeronautica di eseguire i progetti per delle costruzioni da effettuarsi agli aeroporti di Campo Formico e di Orbetello, (Grosseto). Nel 1932, nuovamente chiamato da Renato Ricci, veniva incaricato di progettare la casa del balilla di Mantova ed invitato a presentare dei progetti di Massima per l’Obelisco del Foro Mussolini.
Il bozzetto del Costantini fu prescelto tra numerosi progetti di un notevole stuolo di architetti e Renato Ricci lo incaricava del progetto esecutivo della Direzione dei Lavori per l’innalzamento dell’Obelisco. L’architetto proporrà una serie di soluzioni altamente tecnologiche per il trasporto e la messa in opera del monumento. Il grande blocco, pesante 350 tonnellate e alto ben 17.15 metri, fu posato grazie ad una serie di martinetti idraulici che lo spingevano lungo un’incastellatura in cemento armato a sagoma parabolica per farlo arrivare poi sino al suo basamento in cemento armato. Costantini si trasferirà pertanto a Roma dove gli saranno affidati numerosi incarichi pubblici di notevole rilievo: lo Stadio dei Marmi, il Foro Mussolini, dove continua l’opera di Del Debbio, e la Piscina Olimpionica coperta. Inoltre, progetta la nuova grafica fascista, realizzando le tessere del partito. <72
 

Palazzina del gruppo Tennis al Foro Mussolini, Costantino Costantini, Roma. Fonte: Luca Mirandola, Op. cit. infra

I rapporti di Costantini con i problemi e l’ambiente del Foro Mussolini non furono tuttavia facili. L’obelisco dedicato al Duce doveva essere formato da un unico blocco di pietra o di marmo e Costantini avrebbe dovuto impegnarsi in ricerche attente poiché la macchina del trasporto doveva assicurare l’assoluta integrità del pezzo. Questo periodo è stato tuttavia dimenticato dai critici, prima a lui favorevolissimi, e dai giornalisti, e da chi aveva lavorato gomito a gomito con Costantini, lodandolo precedentemente. Questo cambiamento di giudizio, anzi questo silenzio, non fu sostenuto da alcuna dichiarata motivazione. Secondo alcune notizie provenienti da una fonte che era presente all’inaugurazione del Foro Romano, alla presenza del Duce, gli operai accolsero Costantini addirittura scrivendo il suo nome con i corpi: cosa che non fu per nulla gradita al duce. Nessun organo di stampa parlò di tale fatto ma fu dopo questo episodio che Costantini non venne più incaricato di nuovi progetti da parte del Duce. <73
 

Fonte: Luca Mirandola, Op. cit. infra

Alla fine del 1932 Renato Ricci invitava diversi architetti a presentare i progetti per le Piscine Coperte del Foro Mussolini e anche per questa opera veniva prescelto il bozzetto Costantini, il quale veniva incaricato della progettazione e della direzione dei lavori dell’opera che comprendeva l’Accademia di Musica e l’Auditorium, siti nello stesso edificio e ultimati negli anni 1939-40. <74 Nel 1933 gli erano affidati i progetti per la costruzione degli stadi del tennis del Foro e delle case del balilla di Mondovì (Cuneo), e rionale di Torino. 

Obelisco Mussolini, Costantino Costantini. Foto 2012. Fonte: Luca Mirandola, Op. cit. infra

Nel 1934 progetta l’edificio “Alloggiamento atleti del Foro Mussolini”, ora ex Comando generale della G.I.L. Durante il 1935 continuano i lavori al Foro Mussolini e fu incaricato del progetto della casa dei Marinari di Torino e della <75 casa del balilla di Chivasso (Torino).
Nello stesso anno, chiamato dalla Società Italo Portughesia de Costrucao di Lisbona, partecipa in qualità di progettista all’appalto concorso internazionale per la città Olimpionica di Lisbona e vince il 1° premio del Concorso di primo grado.
Nel 1936, poiché gli architetti che si erano interessati al tema non erano molti, partecipa alle Olimpiadi di Berlino quale rappresentante dell’Italia al Concorso di Architettura gruppo B vincendo il 3° premio. <76
Nel 1937 continuano i lavori al Foro Mussolini e fu incaricato del progetto di continuazione del fabbricato Comando Generale G.I.L. per alloggiarvi il Centro di Preparazione politica. Nel 1938 continua i lavori in corso al Foro, l’anno successivo fu incaricato del progetto di ampliamento del Comando Gen. GIL e, insieme all’architetto Luigi Moretti, del progetto di ampliamento della sede del Direttorio del PNF. Nel 1940 continuano i lavori in corso al Foro. Nel mese di luglio fu richiamato alle armi e, salvo un breve intervallo, rimane sotto le bandiere fino al 16 Ottobre 1941, dopo tale data fu inviato in licenza di convalescenza per infermità. <77
Costantini, al rientro dalle armi, continuava la professione portando man mano a compimento le opere che erano in corso, provvedendo alla liquidazione della contabilità. <78 Riprese il lavoro dedicandosi prevalentemente all’edilizia industriale, avendo quali committenti l’IRI e l’impresa Recchi, del cui titolare era molto amico.
 

Atto di nascita di C. Costantini. (Ufficio di Stato Civile, città di Imperia). Fonte: Luca Mirandola, Op. cit. infra

Nei primi anni Sessanta, non condividendo i cambiamenti che stavano avvenendo nel nostro Paese, decide di trasferirsi nel principato di Monaco.
 

Atto di morte di C. Costantini. (Ufficio di Stato Civile, città di Milano). Fonte: Luca Mirandola, Op. cit. infra

Morì nel 1982 a Milano, ripudiando la cittadinanza italiana e precisando che la sua cittadinanza rimase ufficialmente quella monegasca fino alla morte. <79
[NOTE]
64 ENRICO CORRADINI: (San Miniatello, 20 luglio 1865 - Roma, 10 dicembre 1931) scrittore e politico italiano, esponente di punta del nazionalismo italiano. Fu senatore del Regno d'Italia nella XXVI legislatura.
65 Si veda MONTANARI 1992, pp. 112-113.
66 EDOARDO PERSICO: (Napoli, 8 febbraio 1900 - Milano, 10 gennaio 1936) è stato un critico d'arte e saggista. Amico di Piero Gobetti, con cui collabora alle riviste La Rivoluzione Liberale e Il Baretti, si trasferisce nel 1927 a Torino. Dopo aver conosciuto Lionello Venturi, sostiene il gruppo di artisti “i Sei di Torino”. Trasferitosi a Milano nel 1929, collabora alla rivista Belvedere e nel 1930 fonda la galleria del Milione. Dal 1931 dirige con Giuseppe Pagano la rivista Casabella.
67 GIOVANNI PONTI: (Milano, 18 novembre 1891 - Milano, 16 settembre 1979) architetto, designer e saggista. Oltre a vari oggetti d’arredo, P. progetta tra gli altri: la Scuola di Matematica, Città Universitaria, Roma (1934), il primo Palazzo Montecatini a Milano (1936), il grattacielo Pirelli (1955-58) e Chiesa di San Francesco d'Assisi al Fopponino, Milano (1964).
68 ENRICO ROCCA: (Gorizia 1895 - Roma 1944) giornalista e scrittore.
69 MASSIMO BONTEMPELLI: (Como, 12 maggio 1878 - Roma, 21 luglio 1960) è stato uno scrittore, saggista e giornalista. Accanto ai suoi amici Alberto Savinio e Giorgio De Chirico, ha rappresentato il tentativo di un'adozione degli esperimenti surrealistici nell'arte italiana, che chiamò realismo magico.
70 BBPR: è l'acronimo che indica il gruppo di architetti italiani costituito nel 1932 da: Gian Luigi Banfi (Milano, 1910 - Gusen, 1945), Lodovico Barbiano di Belgiojoso (Milano, 1909 - Milano 2004), Enrico Peressutti (Pinzano al Tagliamento, 1908 - Milano 1976), Ernesto Nathan Rogers (Trieste, 1909 - Gardone Riviera, 1969). Per citare alcuni loro progetti: Quartiere INA-Casa a Cesate, Milano (1951), Torre Velasca, Milano (1958), Edificio per uffici e abitazioni, Torino (1959).
71 ITALO BALBO: (Quartesana, 6 giugno 1896 - Tobruch, 28 giugno 1940) è stato un politico, generale e aviatore italiano. Iscritto al Partito Nazionale Fascista, fu uno dei quadrumviri della marcia su Roma, diventando in seguito comandante generale della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale e sottosegretario all'economia nazionale.
72 Si veda NICOLOSO 2013 648-649
73 Si veda D’AMELIO 2013 p, 8-13.
74 Si veda: Lo stadio olimpionico ed i campi di allenamento per il tennis al foro Mussolini in Roma, Ing. Costantino Costantini, da “Architettura”.1935, pp.65-79
75 Si veda PROTTO 1937, pp. 53-54
76 Si veda GARGANO 1936, p. 49
77 Si veda FARINA 2013, pp. 41-49
78 Informazioni tratte dal curriculum vitae di C. Costantini, depositato all’Archivio
Centrale dello Stato di Roma.
79 Si veda MOSCARA 2008, pp. 151-157
Luca Mirandola, Le case del balilla di Costantino Costantini: studi sull’evoluzione tipologica attraverso la lettura dei manuali di regime, Tesi di laurea magistrale, Politecnico di Milano, Polo Territoriale di Mantova, Anno Accademico 2014-2015