Introduzione e cenni storici
L’area d’intervento è collocata presso Ventimiglia, città posta all'estremo ponente del territorio regionale ligure vicino al confine con la Francia.
L’area d’intervento è collocata presso Ventimiglia, città posta all'estremo ponente del territorio regionale ligure vicino al confine con la Francia.
Ventimiglia (IM): la parte nord della zona archeologica di Albintimilium nel 2018, prima, quindi, di lavori più recenti |
Ventimiglia, anticamente Albintimilium, risale all’età della Roma repubblicana, presumibilmente tra la fine del II° ed il I° secolo a.C. ma venne progressivamente abbandonata in seguito alla distruzione, avvenuta probabilmente nel V secolo a.C.
I primi scavi nell’area risalgono al 1877, ad opera di Girolamo Rossi; attualmente sono portati avanti dal dott. Gian Piero Martino, funzionario della Soprintendenza Archeologica della Liguria.
I primi scavi nell’area risalgono al 1877, ad opera di Girolamo Rossi; attualmente sono portati avanti dal dott. Gian Piero Martino, funzionario della Soprintendenza Archeologica della Liguria.
Progetto
I caratteri di ciascun percorso previsto dal progetto potrebbero essere dedicati alla ricerca dei “passi perduti” dei viaggiatori passati nei secoli per Albintimilium, in un ordine emozionale di visita regolato dalla selezione di un dato modo di vedere le cose d’archeologia.
Ritengo che ogni sito possa diventare - e teoria di tutti i luoghi - e le vicende dell’antico; quindi, essere pretesto per la narrazione letteraria e, nello stesso tempo, lo spazio per la “sperimentazione” architettonica.
L’area di progetto ha una dimensione pari a circa 23.900 mq.
Il percorso ha la funzione di collegare le varie aree archeologiche costituendo un tracciato chiaro e ben individuabile che permetta una corretta fruizione degli scavi e garantisca la nascita di un vero e proprio parco archeologico.
Il progetto inizia con uno studio sulla viabilità che, come indicato dalle N.T.A del PUC vigente, vede su via Nervia una viabilità da potenziare con la realizzazione di una carreggiata a doppio senso di marcia: questo permette un accesso al parco più riservato e sicuro rispetto ad uno collocato su Corso Genova.
I caratteri di ciascun percorso previsto dal progetto potrebbero essere dedicati alla ricerca dei “passi perduti” dei viaggiatori passati nei secoli per Albintimilium, in un ordine emozionale di visita regolato dalla selezione di un dato modo di vedere le cose d’archeologia.
Ritengo che ogni sito possa diventare - e teoria di tutti i luoghi - e le vicende dell’antico; quindi, essere pretesto per la narrazione letteraria e, nello stesso tempo, lo spazio per la “sperimentazione” architettonica.
L’area di progetto ha una dimensione pari a circa 23.900 mq.
Il percorso ha la funzione di collegare le varie aree archeologiche costituendo un tracciato chiaro e ben individuabile che permetta una corretta fruizione degli scavi e garantisca la nascita di un vero e proprio parco archeologico.
Il progetto inizia con uno studio sulla viabilità che, come indicato dalle N.T.A del PUC vigente, vede su via Nervia una viabilità da potenziare con la realizzazione di una carreggiata a doppio senso di marcia: questo permette un accesso al parco più riservato e sicuro rispetto ad uno collocato su Corso Genova.
Poco distante da via Nervia vi è Porta Marina, che originariamente fungeva da collegamento tra la città e il mare: nulla mi è parso più corretto che far partire il percorso proprio da qui.
A ridosso di via Nervia ho previsto un parcheggio che permette, tramite apposite rampe, di raggiungere l’Info-box/Bookshop e successivamente l’inizio del percorso.
A ridosso di via Nervia ho previsto un parcheggio che permette, tramite apposite rampe, di raggiungere l’Info-box/Bookshop e successivamente l’inizio del percorso.
Seguendo il tracciato indicato il visitatore giunge alla prima parte delle Terme: il percorso presenta un tracciato obbligatorio ma sono presenti frequenti aree che consentono maggiore libertà e spazio alla curiosità.
Grazie ad un breve sottopassaggio realizzato sotto vicolo del Pino si accede alla seconda parte delle Terme e all’Antiquarium, mentre riutilizzando il sottopassaggio già esistente sotto corso Genova il visitatore passa direttamente dalle Terme al Teatro.
Nell’area del Teatro sono presenti due percorsi: uno non praticabile dai disabili e uno facilmente accessibile anche ai disabili: il primo permette tramite una serie di scale di entrare all’interno del Teatro, laddove il secondo prevede alcune rampe che permettono di vedere il Teatro stesso dall’alto.
Da questo secondo percorso il visitatore ha due possibilità: o recarsi al Bar / Locale ristoro con tanto di area per la sosta e parcheggio oppure continuare il percorso di visita.
Visita che prosegue in buona parte su un importante decumano, l’antica via Aurelia.
Successivamente il visitatore arriva alla Domus per poi, grazie al lungo sottopassaggio realizzato sotto corso Genova, raggiungere le Insulae.
Ventimiglia (IM): uno scorcio delle Insulae di Albintimilium nel 2012 |
Dalle Insulae è possibile recarsi ai locali didattico-espositivi, al Laboratorio / Magazzino, alla Sala Conferenze e poi proseguire alle Cabine del gas dove, raggiungendo un’ulteriore decumano, il visitatore viene condotto verso la fine del percorso e al parcheggio.
Valentina Bruno, Riqualificazione del sito archeologico di Ventimiglia, Tesi di Laurea Magistrale in Architettura, Politecnico di Torino, 2009
Valentina Bruno, Riqualificazione del sito archeologico di Ventimiglia, Tesi di Laurea Magistrale in Architettura, Politecnico di Torino, 2009