Claude Monet, Ville [ndr: Giardino Moreno] a Bordighera, 1884 - Fonte: WikiArt |
Apre Domenica 18 aprile 2021 alle ore 16, nella sede dell’Unione Culturale Democratica e della Sezione ANPI di Bordighera (IM), in Via al Mercato, 8, la mostra fotografica "Bordighera: il giardino che non c'è più" di Vera.
La mostra rimarrà aperta al pubblico tutti i giorni, dalle ore 16,00 alle ore 18,00, fino a Domenica 2 maggio 2021.
L'ingresso sarà consentito con le stesse norme che regolano l'accesso alle librerie, con mascherina e massimo due visitatori per volta.
Dobbiamo ringraziare Vera per la inedita e sorprendente documentazione fotografica di un perduto giardino ligure tradizionale che usualmente come altri arricchiva gli alberghi e le ville cittadine, al pari del ricordo dei celebri Giardini Moreno e il parco di Villa Giribaldi perduti quasi un secolo prima.
La visione fotografica della tipica alternanza ottocentesca dei vialetti, delle aiuole fiorite, delle composizioni artistiche dei palmizi e dei gruppi arborei, ben diversa dalla tipologia dei giardini contemporanei, ci incanta per il loro fascino paesistico e per le rosse panchine che suggeriscono ancora momenti di pacata contemplazione.
Giardini e valori da difendere, proteggere e valorizzare.
Giuseppe E. Bessone
Poi, un triste giorno d'Autunno, arrivarono le ruspe. La gente si fermava a guardare in silenzio e il cielo, annichilito, taceva.
Vera Noach-Kas
Vera fotografa, pittrice, poetessa, amante del bello, vive e lavora a Bordighera.
Fonte: Unione Culturale Democratica e Sezione A.N.P.I. di Bordighera |
Oltre ai famosi Hanbury, Winter, Bicknell, Lowe, appassionati di giardini, ce ne sono stati altri, di cui non conosciamo il nome, che con altrettanta bravura e passione hanno creato un giardino incantevole nel cuore di Bordighera. Ombroso, profumato, con piante da frutto provenienti da tutte le parti del mondo: il diametro di una singola foglia di una magnifica pianta poteva anche misurare più di 70 centimetri. Piante di mandarino, pompelmo, kiwi e altri frutti dai nomi strani, dolci, succosi da mangiare appena raccolti o da trasformare in marmellate. Il prato era di un verde intenso, fiori di tutti i colori quanti ne esistono sulla terra, curato amato usato apprezzato. Un pezzo dell'Eden, del Paradiso delle origini, primordiale, in cui i rumori esterni non arrivavano e anche con la canicola non si sentiva l'afa. Api, farfalle, insetti delle più varie specie erano richiamati dai delicati profumi e dai colori intensi dei fiori. Una bellezza che superava i nostri sogni, oltre a quanto noi stessi pensavamo di meritare.
Giorgio Loreti
Unione Culturale Democratica - Sezione ANPI - Bordighera (IM), Via al Mercato, 8 [ Tel. +39 348 706 7688 - Email: nemo_nemo@hotmail.com ]