lunedì 15 agosto 2022

Circa i fari tra Sanremo ed Andora

Fig. 8. Carta tratta dal libro Album dei fari illustrato dalle notizie intorno al loro carattere e posizione, 1873. Fonte: Giorgia Bollito, op. cit. infra

Attualmente in Liguria i fari presidiati sono tre: quello di Capo dell’Arma a Sanremo, di Capo Mele ad Andora (SV) e la Lanterna di Genova.
[...] Una straordinaria traccia del passato dei fari si trova nell’Album dei fari illustrato dalle notizie intorno ai loro caratteri e posizione (non che da quelle intorno alle spese di costruzione e impianto), pubblicato nel 1873 dal Ministero dei lavori pubblici del Regno d’Italia <97.
Come si può osservare dalla carta (fig. 8), all’epoca in Liguria erano attivi tre fari, quello di Capo Mele <98, la Lanterna di Genova e il faro dell’isola del Tino. Sul sito dell’archivio di Stato di Genova, è presente il progetto del 1851 del faro di Capo Mele <99, uno dei pochi fari della Liguria rimasto ancora oggi fedele al progetto originale nonostante le numerose ricostruzioni, fatto eccezione il colore dell’intonaco e l’aggiunta, nel 1953, di un corpo aggiuntivo adibito a servizi <100.
[...] La Liguria possiede un patrimonio marittimo di nove fari e due ex-semafori, collocati lungo la costa, da Sanremo a La Spezia:
- Faro di Capo dell’Arma, Sanremo (IM)
- Faro costiero, Piazzale L. Vesco, Sanremo (IM)
- Faro di Porto Maurizio, Imperia (IM)
- Faro di Capo Mele, Andora (SV)
[...] La valorizzazione del patrimonio architettonico dei fari della Liguria costituisce un elemento per favorire l’utilizzo del territorio nel quale sono inseriti, "incrementando la fruizione pubblica e l’uso turistico e ricreativo della zona costiera" <164.
I fari possono rappresentare mete al termine di passeggiate o escursioni che, dall’entroterra, si dirigono verso la costa, oppure tappe di un percorso in cui godere un panorama unico per poi ripartire verso nuove mete.
In particolare, per il mio progetto, ho elaborato tre percorsi che interessano alcuni fari situati nelle province di Imperia e Savona: il faro di Capo dell’Arma a Sanremo, il faro di Porto Maurizio a Imperia e il faro di Capo Mele ad Andora.
Per ogni faro ho realizzato una proposta di un itinerario, descrivendone alcune caratteristiche come la difficoltà, la durata, il dislivello, i punti di interesse che si incontrano lungo il percorso e il periodo consigliato per mettersi in viaggio (tav. 6 e tabella degli attributi). I tracciati esistenti e attualmente utilizzati sono stati fondamentali come base di partenza per l’elaborazione dei nuovi percorsi, i quali rappresentano una diramazione del tracciato originario verso il faro più vicino.
 

Il faro di Porto Maurizio. Fonte: Fernanda/flickr

[NOTE]
97 C. BARTOLOMEI, Fari d’Italia, edizioni Magnamare, Vicenza 2009, p. 10.
98 G. BARBERA, Capo Mele, Rino Gibilaro da 30 anni è il guardiano del faro,https/www./la stampa.it, consultato in data 06 ottobre 2017
99 Versione digitale del documento d’archivio,[online] disponibile a : http://www.asgenova.it/AriannaWeb/main.htm;jsessionid=0A9F001558A02100D4655346CA4D475E#17149_archivio, consultato in data 18 Ottobre 2017
100 G. AMORUSO, C. BARTOLOMEI, L’architettura dei fari italiani, vol.1, Alinea Editrice, Firenze 2005, p.83.
164 Obiettivi del PTCC, Regione Liguria, 2000.
 

Il faro di Capo Mele. Fonte: Corallini Cervo

Giorgia Bollito, Il fascino dell’architettura dei Fari. La scoperta dei fari liguri attraverso il sistema GIS e ipotesi di valorizzazione, Tesi di laurea magistrale, Politecnico di Torino, Anno accademico 2016/2017