giovedì 13 maggio 2021

Circa l'Arma del Grillo di Aquila d'Arroscia (IM)

Fig. 1 - L’Arma del Grillo (IM). The Cricket Cave (IM) - Fonte: IIPP cit. infra

L’Arma del Grillo o Arma di Costa Grillaia (numero catasto speleologico 1592 LI IM) (fig. 1) è un’ampia cavità che si apre al di sotto di un ripido costone in val Pennavaire, nell’entroterra imperiese, nella formazione geologica dei calcari della Val Tanarello (Calandri 2002), e si presenta come un antro di circa 30 mt di profondità per 20 m di larghezza, dal quale si dipartono alcuni diverticoli di breve prosecuzione (fig. 2).
 

Fig. 2 - Arma del Grillo (IM): planimetria e sezione della grotta (da Calandri 2002). The Cricket Cave (IM): planimetry and section of the cave (from Calandri 2002) - Fonte: IIPP cit. infra

Nel luglio del 2018 una degli scriventi (M.B.), dopo un’escursione in zona, segnalava all’Ispettore onorario della Soprintendenza competente per territorio (H.D.S.) la presenza in superficie, all’interno della caverna, di ossa di aspetto antico.
Durante il successivo sopralluogo si è potuto verificare che il terreno all’interno dell’antro, cosparso di clasti litici di dimensioni medio-grandi, si presenta a tratti concrezionato e che probabilmente si conserva un deposito stratificato ancora intatto, solo in alcuni punti rimaneggiato da attività antropiche. Sono stati notati anche frammenti di ossa di animali in superficie per i quali tuttavia un’attribuzione cronologica è al momento piuttosto difficile.
Contestualmente sono stati recuperati una decina di frammenti ceramici poco diagnostici che per le caratteristiche delle superfici e dell’impasto sembrano tuttavia affini alle produzioni neolitiche note principalmente dai siti in grotta del Ponente ligure (fig. 3).
 

Fig. 3 - Arma del Grillo (IM): i frammenti ceramici recuperati. The Cricket Cave (IM): the recovered pottery fragments - Fonte: IIPP cit. infra

L’insieme dei ritrovamenti potrebbe quindi far supporre la frequentazione preistorica di questa cavità, mai segnalata in precedenza nonostante le esplorazioni compiute da Milli Leale Anfossi durante lo scorso secolo, che avevano messo in luce la capillare presenza di gruppi umani in questa valle, sia durante il Pleistocene superiore, sia nell’Olocene, che utilizzarono le numerose cavità presenti nel territorio (Leale Anfossi 1962). Considerata la posizione favorevole della cavità, le sue dimensioni idonee all’utilizzo umano e la probabile presenza di un deposito terroso affiorante, saranno indubbiamente necessarie indagini più approfondite al fine di poter verificare l’eventuale esistenza di tracce stratificate di frequentazione umana nel riempimento ed attribuirle ad una cronologia precisa.
Martina Blanchet 1, Stefano Costa 2, Henry De Santis 3, Elisabetta Starnini 4, Arma del Grillo (Aquila di Arroscia, IM), Notiziario di Preistoria e Protostoria - 2019, 6.I, Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, c/o Museo Archeologico Nazionale, Firenze

Riferimenti bibliografici
Calandri G. (2002) - Arma del Grillo (Borghetto d’Arroscia, prov. Imperia): un nuovo cavernone dell’alta Pennavaira), Bollettino del Gruppo Speleologico
Imperiese C.A.I. XXXII (54), Imperia: 26-28.
Leale Anfossi M., (1962) - Ritrovamenti archeologici e giacimenti preistorici nelle grotte della Val Pennavaira, Rassegna Speleologica Italiana: 190-196.

1 Università degli Studi di Torino; e-mail: martina.blanchet@edu.unito.it
2 S.A.B.A.P. Liguria; e-mail: stefano.costa@beniculturali.it
3 Ispettore Onorario Tutela Beni Archeologici S.A.B.A.P. Liguria; e-mail: henry.desantis@libero.it
4 Dipartimento CFS, Università di Pisa; elisabetta.starnini@unipi.it