sabato 9 dicembre 2023

E dei due Porcheddu che cosa mi sai dire?

Bordighera (IM): la zona in cui abitava Enzo Maiolino

[Marco Innocenti] Parliamo di qualche tua scoperta archivistica. Del lavoro su Modigliani abbiamo già detto. Ma so che su Giacomo Natta continuano le ricerche.
[Enzo Maiolino] Abbiamo già toccato l'argomento Natta sul quale la ricerca continua. Abbiamo avuto qualche risultato (grazie anche all'attenzione dell'amico Astengo) soprattutto in campo epistolare. Ma mancano ancora altri testi sia di che su Natta. Mi piacerebbe portare a termine, arrivare a risolvere ciò che chiamo i due gialli Natta. Uno (ma te ne ho già parlato) riguarda il mistero della scomparsa delle carte recuperate da Fonzi (e poi scomparse). L'altro riguarda i rapporti Natta-Feltrinelli (mai chiariti) su traduzioni affidate a Natta.

[Marco Innocenti] In tutto questo c'entra anche una valigia di documenti di Bruno Fonzi.
[Enzo Maiolino] La faccenda della valigia si riferisce al "giallo" Natta-Fonzi. Si tratta della valigia che conteneva le carte di Natta, recuperate da Fonzi a Roma dopo la morte dello scrittore ligure.

[Marco Innocenti] Mario Cupisti, noto a Sanremo per la sua attività giornalistica, e che curiosamente in alcuni suoi pezzi si firmava Alberto Modigliani, ebbe rapporti con Lorenzo Viani. Ecco un altro di quei filoni segreti che tu spesso vai seguendo.
[Enzo Maiolino] Sapevo che Cupisti era imparentato con Lorenzo Viani, ma non ho mai saputo in che modo. Comunque anche Cupisti era di estrazione toscana (viareggina come Viani?).

[Marco Innocenti] E dei due Porcheddu che cosa mi sai dire?
[Enzo Maiolino] Beppe Porcheddu (classe 1898) era lo zio di Gian Antonio Porcheddu (1920-1973). Beppe, più noto come straordinario disegnatore/illustratore, scompare misteriosamente a Roma, nel 1947, mentre era ospite degli amici Dino e Aurora Giacometti. Recentemente è stato ricordato a Torino con una mostra a cura di Santo Alligo.
Gian Antonio, morto prematuramente nel 1973, era pittore di notevole talento, particolarmente colto e informato sulle avanguardie storiche del '900. Aitante, di bell'aspetto (aveva avuto anche qualche esperienza in campo cinematografico), nonostante un'esistenza sregolata, con atteggiamenti da artista maudit, ha lasciato un'opera imponente, perfettamente ordinata nei suoi vari aspetti.

[Marco Innocenti] Ci fu una mostra sui pittori di Bordighera, frutto di un'indagine durata mesi.
[Enzo Maiolino] "Pittori di ieri a Bordighera" è il titolo (proposto da Cesare Perfetto) di un'importante mostra a Bordighera (uno degli eventi culturali che la città realizzò nel 1971 nell'ambito dei festeggiamenti per il V Centenario della fondazione della città).
Su segnalazione di Balbo, ebbi l'incarico di coordinare i lavori di una "Commissione Artistica Esecutiva" (reperimento opere, allestimento, ecc.). A Lorenza Trucchi fu affidata la redazione del testo introduttivo in Catalogo (quest'ultimo a mia cura). Ebbi l'idea di chiedere a Balbo qualche ricordo sui pittori della mostra da lui conosciuti. Balbo fornì un testo importante, di grande freschezza evocativa, che venne pubblicato in Catalogo. Catalogo oggi considerato una... rarità bibliografica e per il quale realizzai un "menabò" per il tipografo che prevedeva l'impostazione grafica di ogni pagina ("menabò" purtroppo smarrito durante la realizzazione del Catalogo). La pubblicazione - ricordo - fu richiesta anche dall'Istituto della Enciclopedia Italiana (Treccani).
A Morlotti, invece, Bordighera dedicò una mostra al Palazzo del Parco nel 1978, in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria al pittore lombardo.


Enzo Maiolino, Non sono un pittore che urla. Conversazioni con Marco Innocenti, philobiblon, Ventimiglia, 2014, pp. 147-149