giovedì 17 settembre 2020

Se vuoi ci vengo anche tutti i giorni a scrivere


A Dolceacqua (IM), dove vivo e ho l'atelier, incontro amici, pittori e scultori, con i quali spesso ricordo gli anni importanti della mia esperienza bordigotta. Mi riferisco agli anni '60-'70 del secolo scorso, quando frequentavo la Buca [sede dell'Unione Culturale Democratica di Bordighera (IM)] e seguivo attentamente le iniziative culturali ed i dibattiti che vi si svolgevano. Partecipavano personaggi di spessore della cultura e dell'arte, la cui esperienza era utile a noi giovani. Oltre a Giorgio Loreti, ricordo con sentimento grato, fra molti altri, Francesco Biamonti e Guido Seborga [...]
Elio Lentini in Archivio Unione Culturale Democratica [di Bordighera (IM)], di Giorgio Loreti, marzo 2017
 
Va sottolineato come i dibattiti, pubblici e privati, promossi da Seborga a Bordighera abbiano formato profondamente intere generazioni: alle diverse iniziative già messe in atto se ne aggiunse una nuova quando, alla fine degli anni ’50, il giovane socialista Giorgio Loreti e altri suoi colleghi chiesero aiuto anche a Seborga per la fondazione dell’Unione Culturale Democratica. Lo stesso nome del “circolo” fu suggerito da Seborga, che era stato tra i fondatori più impegnati dell’Unione Culturale a Torino e forse voleva così portar bene all’iniziativa. L’Unione ha un primo nucleo nel 1958 a Vallecrosia, ma solo nel 1960 promuove un convegno diretto da Guido Seborga dal tema “Perché leggi?” a Ventimiglia, iniziando attività regolari e la pubblicazione de “Il giornale” come Unione Culturale Edmondo De Amicis. La sede fu trovata a Bordighera in un sotterraneo sull’Aurelia, denominato “la Buca”. Nel programma si dichiarava il desiderio di mettersi “alla testa delle forze giovanili d’avanguardia che intendono un rinnovamento in senso democratico e sociale dell’attuale situazione italiana e internazionale” .Oltre alla pubblicazione del giornale, il circolo organizzava incontri e attività culturali. Alcune erano di formazione interna, come ad esempio le lezioni su Tommaso Moro e Tommaso Campanella tenute da Loreti nel dicembre del 1960, o quella di Enzo Maiolino su Cézanne. Altre si tenevano invece al Palazzo del Parco di Bordighera ed erano di maggiore rilevanza, come le mostre sui campi di sterminio nazisti e sulla Resistenza italiana o lo storico Convegno sull’Obiezione di Coscienza, che fu il primo in Italia, nel 1962, con interventi di Guido Seborga ed Aldo Capitini.
Claudio Panella
 
Il ricordo di Francesco Biamonti, lo scrittore ponentino scomparso l'anno scorso, continua a essere vivo. Lo è nei suoi posti di ulivi e di mimose e di coste arcuate, sebbene siano stati lacerati dalla speculazione edilizia che Francesco malediceva. Nell'antico borgo di Soldano, poco sopra San Biagio della Cima, il suo paese, domenica 2 giugno [2002] verrà inaugurato il centro culturale che porta il suo nome. Vede la luce grazie all'impegno di Giorgio Loreti, fraterno amico dell'autore dell'Angelo di Avrigue e di Vento largo. Saranno esposte opere di Eleonora Siffredi, Sergio "Ciacio" Biancheri, Sergio Gagliolo, Enzo Maiolino, Guido Seborga e Ioffre Truzzi. Ma Biamonti verrà celebrato anche dal Premio Grinzane Cavour del patron  Giuliano Soria, che ha deciso di dedicargli alcune sue prossime iniziative. Massimo Novelli, la Repubblica, 26 maggio 2002

Nasce nell'entroterra del ponente ligure un circolo culturale con il nome di Francesco Biamonti, il figlio scrittore di questa terra da lui difesa con accanimento e meravigliosamente descritta fino a poco tempo fa [...] l'iniziativa è di Giorgio Loreti, inseparabile compagno dell'ultimo Biamonti. Quello che, anche se molto malato, non rinunciava ad uscire, ma non si fidava più a farlo da solo. E a Soldano ci andava praticamente tutti i giorni, anche solo per un bicchiere di vino all'osteria, bianco o rosso, ma rigorosamente locale [...] Era da tempo che i due amici pensavano ad uno spazio in cui incontrarsi a parlare di cultura, esporre quadri, proporre libri. O meglio, lo scrittore che non amava organizzare, incoraggiava la cosa: "Fallo, Giorgio, fallo. Io ti aiuto, se vuoi ci vengo anche tutti i giorni a scrivere. Tengo aperto io..." Ma per Bordighera, dove subito voleva Biamonti, i soldi non sarebbero mai bastati. E del resto lui amava anche Soldano, paese ruspante, ancora in sasso: poco intonaco e i disagi di un paese vivo, non imbalsamato come Saint Paul de Vence. Lo scorso settembre avevano visto insieme una casa all'ingresso del paese. "Qui va bene" aveva detto lui, ma era già troppo stanco per salire [...] Giorgio Loreti ce l'ha messa tutta per rispettare l'impegno: ha comprato i locali, li ha ristrutturati e ora pensa ai libri e ai quadri da metterci, alle serate a tema. Magari con un primo ciclo di letture dai romanzi di Biamonti, ma "con un tono sommesso, perché Francesco non va letto come un testo teatrale". Certo, se ci fosse stato ancora lui, sarebbe stato tutto più facile [...] Claudia Claudiano, la Riviera, venerdì 31 maggio 2002






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FINE

  Testo liberamente tratto da opere di Fr. Biamonti e di I. Calvino

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SL&L "Omaggio a Luciano de Giovanni" 23 agosto 2002

(voce da fuori scena) Elio [Maccario]: "Italo Calvino, lo sappiamo, amava interrogarsi spesso sugli aspetti più segreti del Fare letteratura. (Inizio musica) Un giorno, in un'intervista, arrivò ad affermare: 'Per fare lo scrittore occorre essere un gran signore...' e subito aggiunse: 'E io ne conosco uno: è a Sanremo; fa lo stagnino, tutto il giorno; e la sera, se gli viene, scrive poesie!... Un gran signore davvero, un signore dentro: si chiama Luciano... Luciano De Giovanni' " 

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Soldano. Collettiva al circolo Biamonti. Al circolo culturale Francesco Biamonti sono esposte opere  di Sergio Gagliolo, Enzo Maiolino, Eleonora Siffredi, Sergio Biancheri, Guido Seborga e Ioffre Truzzi... [d.bo.] La Stampa, mercoledì 9 ottobre 2002



Francesco Biamonti e Guido Seborga - Fonte: Laura Hess

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Amore

Nella rossa pineta

la resina del tronco

è un balsamo al cuore

che vive sempre in pena.

Ho invocato amore,

sveglio, nella pace notturna.

Guido Seborga, da Il Maestrale, 1943

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dall'Archivio del Circolo Culturale Francesco Biamonti, Via Cima, 3, Soldano (IM)